Diario di bordo
Aziz Sawadogo. “Caro Ministro Salvini...”
20 Giugno 2018
 

Dopo le ultime dichiarazioni del nostro amato ministro mi sono sentito di scrivere queste righe, che condivido con voi.

 

 

Signor Ministro degli Interni Matteo Salvini,

sono un giovane studente nero e, ci tengo a precisarlo, a tutti gli effetti italiano.

Con questa mia lettera la prego d’accogliere il mandato istituzionale che i cittadini italiani le hanno concesso e le chiedo inoltre di abbandonare gli strali da campagna elettorale.

Le elezioni le ha vinte, faccia dunque il Ministro e non il politico in cerca di voti.

Lei, in quanto responsabile del Viminale ed esponente del Consiglio dei Ministri, ha sulle spalle un'enorme responsabilità, che non si traduce solo nel conseguire i punti programmatici del contratto che ha stipulato con i suoi alleati di governo, ma anche, e anzitutto, in un ruolo di guida nei confronti della cittadinanza.

E, a mio avviso, le sue ultime dichiarazioni non vanno in questa direzione e non perseguono l’interesse nazionale, anzi stanno letteralmente incrinando in maniera pericolosa l’assetto sociale.

Le mie non sono parole dettate dalla mia apparente percezione, in quanto nella realtà quotidiana riscontro sempre, sulla mia pelle nera, cosa significa vivere un clima di diffidenza fatto di sguardi storti, non originato da motivi precisi se non semplicemente dalla mia diversità. Le posso assicurare che questo comportamento fa davvero male e ancor di più se proveniente dai miei stessi concittadini.

Nei bar, per strada, in treno e soprattutto in rete mi imbatto, per fortuna indirettamente, in commenti rivolti alle minoranze, e il più delle volte si tratta di opinioni passibili di denuncia penale.

Giusto per esemplificare, ho sentito e molto spesso letto l’augurio di morte ad un’intera “categoria” di persone. Ebbene, io mi auguro che il mio Paese non accolga tale sentimento d’odio indiscriminato, e sono convito che anche lei abbia questa aspirazione.

Non mi sento di attribuirle la colpa dell’atmosfera che si respira in questi ultimi anni in Italia, e non solo, tuttavia ha assunto da poco un ministero importante e dunque ha il compito di aggregare le persone e non di ottenere all’opposto la loro disgregazione.

Quindi la prego di nuovo, sig. Ministro, si ricordi e tenga conto, nel suo lavoro, anche dell’esistenza delle minoranze, perché PURTROPPO – come dice lei – ci siamo ed esistiamo anche noi, compresi i rom di cittadinanza italiana che lei vorrebbe catalogare.

 

Aziz Sawadogo


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