L'acqua prorompe dal fiume immenso,
“campionessa di tuffi”, così io la penso.
Si affaccia sul ciglio della cascata
dal salto nel vuoto già richiamata.
Incerta nel passo giammai si presenta:
spalanca le braccia e un bel balzo s'inventa.
È libera e fiera alla conquista del fondo,
padrona indiscussa del “liquido mondo”.
Un grido di gioia è lo scroscio che sento,
nell'aria trionfa l'energia del momento.
Adesso rallenta, raggiunta la meta;
nel mar di se stessa il suo corpo disseta.
Poi alza lo sguardo su, al ciglio più in alto,
dove altre sorelle preparano il salto.
Tobia