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Valgerola, Valtellina. Inaugurato il ponte in Val di Pai
23 Luglio 2017
 

L’indispensabile infrastruttura stradale era diventata una delle “opere fantasma” italiane

Iter rallentato dalla burocrazia e riattivato grazie alla tenacia degli amministratori locali

 

 

Un nuovo ponte per una delle realtà alpine lombarde più in espansione sotto il profilo della vitalità turistica. Da sabato 22 luglio la Valgeròla, comprensorio della Bassa Valtellina, semplifica e mette più in sicurezza la propria viabilità. Risultato non da poco per chi, come la gente del luogo, la popolazione, i residenti conduce la propria esistenza scegliendo di rimanere nelle “terre alte”, le località in quota, in luoghi che sono stati al centro, nei decenni passati, di fenomeni di spopolamento.

Oggi con questa inaugurazione arrivare in Valgeròla, terra con notevoli potenzialità ricettive, vicina e a poco più di 100 Km da Milano e dalla Brianza è diventato più agevole.

Il giorno dell’inaugurazione per il ponte della val di Pai, struttura che bypassa una gola che si incunea nella montagna, tra pareti e versanti scoscesi è stata una festa per la popolazione, gli amministratori locali e anche un giorno di orgoglio per la classe dirigente locale e valtellinese.

Il ponte della Val di Pai, 120 metri di sviluppo lineare, quasi 4 milioni di euro la spesa, in passato era diventato una delle “opere dimenticate” italiane. Primi progetti di costruzione avviati nel 2004, poi un appalto dato in affidamento e andato male, levato alla impresa dopo ritardi di esecuzione e lunghi e accurati sopralluoghi e perizie, il ponte era in seguito finito nel dimenticatoio. Un’opera “incagliata” che solo dopo anni di insistenza degli amministratori della piccola Valle e con l’intervento due anni fa della Amministrazione provinciale ha avuto nuovo impulso.

Alla cerimonia erano presenti il prefetto di Sondrio, le autorità religiose, militari, tantissimi sindaci della zona.

«Ora si prosegua a migliorare i nostri collegamenti stradali» ha affermato il sindaco di Geròla, Rosalba Acquistapace, «per assicurare una mobilità moderna a chi vive in queste valli e a chi le raggiunge per trascorrere giorni di relax e vacanze».

«Qualche volta si viene a capo di un problema, annoso, complesso, con il quale ti sei misurato accanitamente, insieme ai tuoi tecnici, con i partner locali e alla fine vedi che il tuo lavoro ha dato frutti», ha affermato il presidente della Provincia di Sondrio, Luca Della Bitta, «bene che dopo tanti anni il ponte di Val di Pai sia diventata prima una urgenza nell’agenda amministrativa, ora una realtà».

«Un’opera così, realizzata una volta riattivato l’iter per la sua costruzione, in tempi rapidi, nei tempi voluti, con un risultato che oggi fa contenti tutti» ha detto il rappresentante di Regione Lombardia Ugo Parolo «è un motivo di orgoglio per la nostra terra. Che dimostra, di saper fare impresa, il ponte è stato costruito da una ditta valtellinese. Dimostra, di avere amministratori tenaci nel perseguire gli obiettivi comuni e di saper operare negli interessi delle comunità».

Mamme e papà con le carrozzine sono stati i primi a transitare “a ruote” sul ponte, sabato ancora chiuso al traffico durante l’inaugurazione. Un segno di buon auspicio per il ricambio generazionale di queste terre e che rimarca la vocazione verde, alternativa di un comprensorio turistico che considera ecologia e tutela della natura e delle tradizioni come prezioso patrimonio da preservare e elemento di richiamo turistico.

 

Ecomuseo Valgerola


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