Prodotti e confezioni [08-20]
Vetrina/ Luciana Marchetti e Paola Mara De Maestri. Versi dall’alluvione
02 Luglio 2017
 

Alba di un giorno nuovo

 

Dopo alcune notti di angoscia:

vissute tra lutti e dolor

si spera nell'alba di un giorno

miglior!

La tempesta è sedata!

 

Dagli occhi scendono ancora,

lacrime di dolore

e con infinita nostalgia,

si ripensa

a coloro che han

perso la vita travolti dal fango!

 

Il cuore di molti è colmo

di rabbia, di sfiducia

e di impotenza di fronte

ai sogni infranti

e alle fatiche,

travolti dalla piena.

 

Ma... ecco lacrime di gioia!

Brillano come

diamanti asciugate

da un nuovo sole:

preludio di un' alba nuova.

 

Nuova luce invade

la valle provata,

ma, gli animi pieni

di speranze concrete,

annunciano il giorno

della rinascita: la solidarietà

di un popolo che non teme

lo straripar del fiume che

l’attraversa!

 

Luciana Marchetti

Traona, luglio 1987

 

 

 

Notti d'angoscia

 

SABATO!

Pian piano calano le

ombre della sera,

dalla valle si alza un boato;

bambini spaventati,

donne impaurite e

uomini impotenti

di fronte ad una natura

violenta e ribelle.

 

PIOVE!

Da parecchi giorni piove

e il fiume, il nostro

fiume non sa più contenere

la tanto amata, cristallina

e sublime

ACQUA;

essa tutto travolge e

impetuosa ricopre ciò

che ostacola

il suo cammino.

 

PAURA:

con le lacrime agli occhi osservo lo

scorrere veloce e violento

dell'acqua.

Spaventata, furtivamente guardo chi

mi sta accanto e leggo

nei loro sguardi:

paura, impotenza e rabbia

davanti ad uno spettacolo

apocalittico!

 

Luciana Marchetti

Traona, 21/07/87

 

 

 

La montagna e i suoi colori

 

L'auto lascia il traffico

della città e piano piano

sale verso la montagna.

Un occhio segue la strada

ma l'altro guarda, osserva e

scruta tutt'intorno: colori caldi,

autunnali che riempiono il cuore

di gioia infinita.

Ma… là gli occhi vedono la roccia:

nuda, spaccata, che impressiona

l'animo umano e

in un attimo si scorge una lacrima!

La montagna è ferita e piange!

Ha perso l'imponenza che

la rendeva regina ammirata

dal mondo.

Nell'andare solitario

quanti pensieri

sovrastano la mente

e le paure emergono da un cuore

deluso, affranto, ma

ricolmo di speranza!

 

Luciana Marchetti

Bormio, ottobre 2016

 

 

 

Madrasco

 

Dalla bocca della madre

sbocci torrente nostro.

Nell’incanto dei boschi

si riposano le tue acque

ora rapide e rigogliose

ora placide e sicure.

La tua voce risuona

nel sentiero di Ronco.

Nel grigio filtri,

ti asciughi e riparti;

serpeggi tra gli aghi

ti stringi tra le gole,

ti affacci pieno di luce

all’abitato di Fusine.

In saltelli rimbalzi

fino all’Adda.

Dal ponte riaffiorano ricordi.

Tra la bruma

di un pomeriggio

di mezza estate

rinvengo i lamenti

di una furia inaudita:

il ribollire del fango

investe il paese

e si mescola al tracimare

dei cuori

sconnessi dall’onda.

Tronchi e massi

investono le nostre case

e riempiono

di silenzi gli anni a venire.

Mi scuote la sera

riprende lo sguardo.

Nell’ombra tra le mani

ritrovo la verde ninfea

della speranza.

 

Paola Mara De Maestri


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276