Morte Welby. La tua forza umiliata dalla debolezza della politica
22 Dicembre 2006
 
Grazie Piergiorgio!
 
Un saluto a chi del dolore e della sofferenza fisica ha fatto forza delle idee, a chi dal letto di morte ha ricordato il valore della vita e della libertà, anche quella di scegliere come e quando andarsene!
 
Un solo rammarico personale, poche ore prima che Welby decidesse di lasciarci, sono stata a mio modo complice di una classe politica che non ha voluto sapere ciò ce la società conosce da tempo e vive sulla pelle dei pazienti terminali e delle loro famiglie.
 
Alla richiesta di Welby di una indagine conoscitiva sul fenomeno dell'eutanasia clandestina in Italia, le commissioni Affari Sociali e Giustizia hanno risposto: "No, grazie, non ci interessa!". Potevamo fermarci, invece l'affondo ipocrita: al suo posto facciamo un ciclo di audizioni informali (cioè private e senza atti parlamentari) sulla tutela della dignità della persona morente.
 
Mi dispiace Piergiorgio, ho solo potuto lasciare agli atti la mia contrarietà e quella che era la proposta per rendere concreta la tua richiesta.
 
Donatella Poretti

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