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Vetrina/ Juana Borrero. L’ideale
Mercedes Matamoros
Mercedes Matamoros 
26 Maggio 2017
 

Io lo sento nella mia anima!... Lui mi rianima

E mi presta il calore dell’entusiasmo,

Lui mi addita in lontananza, sempre verde

Lauro immarcescibile e ambito!

 

Lui ispirò i cantici fugaci

Dove misi in rima le mie prime delusioni,

Lui mi conduce adesso sorridente

Per la strada difficile dell’opera

 

Quando a volte mi prostra lo sconforto

O la nostalgia ardente del passato,

Lui m’illumina un avvenire glorioso

Col bagliore benefico d’un astro.

 

Dove vuole condurmi io lo seguo

E pur se dovrò morire in terra straniera

Attraverserò dietro lui sempre serena

L’immensità grandiosa dell’Oceano.

 

Oh patria! Se la morte inesorabile

Non mi fermerà con sua gelida mano

A metà del sentiero periglioso

Dove in cerca del mio ideale mi lancio,

 

Il tuo ricordo che sempre andrà con me

Mi darà nuovo ardore davanti all’ostacolo…

Io salverò il mio nome dall’oblio!

Io lotterò per conquistare un lauro!

 

(1893)

 

Nota: Pubblicata in Grupo de Familia, poesias de los Borreros (1895), con una dedica a Mercedes Matamoros (Cienfuegos, Las Villas, 1851 - La Habana, 1906). Matamoros collaborò a riviste come La Opinión (1868), El Triunfo (1878 - 1880), El Almendares, La Revista de Cuba (1880 - 1883), La Ilustración de Cuba, La Habana Elegante, La Habana Literaria e El Figaro. Nel 1892 Antonio del Monte redasse l’edizione delle sue opere complete. Fu conosciuta con l’epiteto de La alondra ciega (L’allodola cieca). Utilizzò lo pseudonimo di Ofelia.

 

 

(Da: Juana Borrero, Poesías, Edicion de la Biblioteca
de Gris y Azul, La Habana, 1895)

Traduzione di Gordiano Lupi


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