Diario di bordo
Sondrio. Sanità di montagna, il Pd provinciale: “Ennesimo disastro della gestione leghista”
06 Aprile 2017
 

Tam: “Manca innovazione,
nessun piano di rilancio”

Curti: “Le promesse fatte arrivano
solo al prossimo anno e alle elezioni"

 

 

A seguito della visita dell’assessore regionale alla Sanità Gallera in provincia il PD provinciale per bocca del suo segretario, Giovanni Curti, ha preso posizione in merito alle dichiarazioni dei vertici regionali in materia di sanità in Valtellina e Valchiavenna.

«Il punto qualificante della visita dei vertici della sanità locale in provincia è la ripresa del dialogo col territorio, dopo le ripetute richieste che erano rimaste senza ascolto, e la promessa volontà di trovare delle soluzioni più condivise per il futuro. È un punto di partenza, così come lo sono i promessi incentivi per il personale medico, che però non ci lascia soddisfatti. Per scongiurare il taglio a servizi importanti è stata necessaria una vasta mobilitazione e una massiccia protesta dei cittadini, delle amministrazioni e delle forze politiche locali».

«Rimangono diversi nodi da affrontare e discutere assieme», prosegue Curti: «non bastano le promesse fatte, che arrivano solo fino al prossimo anno quando si voterà in Regione. I temi sono tanti e vanno fatte delle scelte: per fare solo uno dei tanti esempi, mi preoccupa ad esempio il futuro delle specialità dell’ospedale di Sondalo. Le situazioni da analizzare sono tante: stiamo ancora aspettando che la Regione riconosca degli stanziamenti significativi per la sanità di montagna e metta in atto le azioni per la riqualificazione delle nostre strutture e dei nostri servizi sanitari. Non bastano sicuramente le considerazioni del consigliere della Lega Parolo che “le risorse sono quelle che sono”».

Sulla questione è intervenuto anche Marco Tam, coordinatore della Commissione sanità del PD provinciale. «La Lega ha gestito male e in ritardo di anni la partenza della sanità di montagna. A fronte delle reiterate richieste di Sindaci e Comitati, ha offerto un pacchetto di proposte di sola manutenzione pre-elettorale, senza nessun vero salto di qualità. Sono state messe sul tavolo poche centinaia di migliaia di euro, per altro in tre anni: dopo anni di disagi, tagli, aumento dei tassi di fuga la Lega ci ha offerto delle tende per la protezione civile e due spiccioli».

«Gallera, Parolo e i loro direttori, nella sfilata di Sondalo», prosegue Tam, «non hanno detto nulla sui tassi di fuga né sugli investimenti necessari per contrastare lo scadimento di livello dei nostri ospedali, la loro lenta decadenza e la crescente disaffezione e disperazione dei nostri operatori. Nonostante l’intervento pressante degli amministratori locali, la Lega si è dimostrata incapace di gestire le aziende di sanità di montagna con efficacia, innovazione, investimenti appropriati e dirigenti all’altezza del ruolo di rilancio e progettazione di cui abbiamo bisogno. La sfiducia e l’incertezza restano determinanti nella sanità nelle nostre Valli: come Commissione sanità del Partito democratico abbiamo da tempo chiesto certezze, investimenti strutturali in personale altamente qualificato per ridurre i tassi di fuga e non una manutenzione al ribasso dell’esistente».

 

PD Sondrio


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