Arte e dintorni
Giuseppe Galimberti. Disegni per raccontare il pensiero di un'epoca 
14. Luoghi della dimenticanza
26 Marzo 2017
 

14. Al tavolo bianco dell'Ordine si discute sul piano territoriale di coordinamento.

Le leggi che riguardano la pianificazione territoriale vorrebbero essere interpretate e, se non condivise, modificate con “l'eresia” del progetto che sappia andare oltre la loro ortodossia.

Finita l'epoca dei piani regolatori generali che han saputo regolare in modo esemplare solo il disordine, si è inventata la nuova legge che vorrebbe “piani di governo del territorio”. La nuova legge non ha però modificato il metodo che ha voluto il disordine, anzi lo ha avallato in toto assegnando ad ogni Comune la possibilità di agire per conto suo, il fatto che ci si debba relazionare al Piano Provinciale di Coordinamento è una battuta cara alla democrazia che basa il suo essere sulla finzione, il piano sopracitato non coordina nulla, in esso non esiste la “strategia” che sappia illustrare il fine a cui tende il piano, (un mio collega mi disse che anche lui sapeva il significato del vocabolo strategia in quanto aveva fatto il corso ufficiali di complemento), io risposi che finalmente avevo capito perché si perdono le guerre. La pianificazione dei piani regolatori ha avuto il merito di dimenticare gli spazi che sembravano non servire all'economia di rapina che stava alla base della loro formazione, nei luoghi della dimenticanza si è formata la realtà meravigliosa creata dall'assenza dell'uomo, realtà che sostenevo avrebbe dovuto essere attentamente analizzata prima di porre mano alla loro “razionalizzazione”. Non è proprio servita a nulla la discussione. I P.G.T. sono peggio dei P.R.G.

 

Giuseppe Galimberti

 

 

 

Illustrazione. Nei luoghi della dimenticanza la natura ha riportato la selvaggina scomparsa da anni, io sostenevo di valutare il significato economico di questa presenza non programmata, sulla montagna che un tempo ospitava le vacche si potrebbe pensare di allevare cervi e magari cinghiali che qualcuno ha portato in valle ed ora sono presenza reale che crea qualche problema, sarebbe interessante ricercare il positivo che la dimenticanza dei “colti” ha creato a loro insaputa. La biro disegna per fissare l'idea nella memoria.

 

 

Disegni per raccontare il pensiero di un'epoca

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