10. Non mi diverte stare seduto sulla sedia comoda per il fondo schiena ma deleteria per il cervello. Al tavolo bianco dell'ordine la parola documento occupa il pensiero di chi vede nella burocrazia la maledizione dell'oggi ma non le sa contrapporre la benedizione del pensiero che a lei neghi diritto d'esistere. Non si fa un solo passo avanti, la paura di uscire dagli schemi imposti dalla società che vive sul consumo dell'inutile impedisce di prendere posizione sulla legge 12 “piani di governo del territorio”. È passato tanto tempo, esso non è servito a chiarire che urbanistica è un termine limitativo nella pianificazione territoriale, l'ambiente nel suo insieme dovrebbe dettare le leggi compositive del paesaggio, per me l'ambiente contiene anche il pensiero degli uomini che vi risiedono senza saperlo abitare, uomini che antepongono l'avere al piacere di vivere senza la presenza della noia divenuta parte integrante del nostro moderno. Il giochino dello yo yo serve a ingannare il tempo, è un gioco che sa far salire e scendere il rocchetto di legno, i più abili riescono a fermarlo a mezz'aria per un tempo infinitesimale che sa di presente. È un giochino innocuo che impegna il burocrate a cui sarebbe giusto assegnare lo stipendio a condizione che si diverta col rocchetto di legno ma non interferisca col pensiero logico di chi vorrebbe dare al paesaggio la forma richiesta dall'economia vista come “estetica del vivere”.

Il rocchetto sale e scende ma la discussione si è arenata per mancanza di idee, la paura che esprimere il proprio pensiero possa offendere il politico a cui devi l'incarico del P.G.T. blocca sul nascere la finta democrazia.

Giuseppe Galimberti

Disegni per raccontare il pensiero di un'epoca

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