Spinus
Vita da cani/ Animali e umani, legati dal guinzaglio che riflette carattere e comportamento 
di Donatella Poretti, consulente Aduc
16 Febbraio 2017
 

Firenze – Nel cartone animato La carica dei 101 era tra le scene iniziali: Pongo guarda dalla finestra i cani che passeggiano con i loro padroncini, sono tutti uguali, il quattrozampe è sempre la copia del bipede, o viceversa. Il modo di camminare, l’atteggiamento e anche la fisionomia. Fino a che non vede Peggy ed è amore a prima vista…

A tutti noi è capitato di vedere un cane, alzare lo sguardo e rimare impressionati dalla somiglianza, anche fisica con il padrone. Se poi si approfondisce la conoscenza si scopre che a fronte di un padrone impaurito il cane abbaia e reagisce in maniera poco socievole quando incontra altri cani. A fronte di un padrone giocherellone e gioioso il cane si comporta allo stesso modo.

Ora uno studio, condotto dall'Università di Vienna e pubblicato su Plos One, ha sottoposto a diversi test 132 cani e rispettivi proprietari, e afferma che i cani possono rispecchiare alcune emozioni dei loro proprietari, in particolare ansia e negatività. A loro volta i quattro zampe, se rilassati e amichevoli, possono “trasferire” questo stato agli umani, aiutandoli ad affrontare situazioni di stress.

È stata valutata la personalità di persone e animali e poi sono state misurate la frequenza cardiaca, la risposta a minacce e situazioni di stress. Sono stati inoltre prelevati campioni di saliva per analizzare i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress.

Elemento di novità, spiega la ricercatrice Iris Schoberl, è l'utilizzo della variabilità del cortisolo per valutare la risposta agli stress. Quel che è emerso è che i cani mostrano una diversa variabilità di cortisolo in base alla personalità del loro proprietario. Ad esempio, spiega la scienziata, i cani di padroni nevrotici hanno una variabilità di cortisolo più bassa, il che sarebbe segno che non riescono a far fronte a situazioni stressanti. «La personalità incide su come interagiamo con gli altri e col mondo», aggiunge la dottoressa Schoberl. «La nevrosi è legata a basse aspettative di supporto sociale in caso di bisogno e porta a depressione e ansia. I cani sono risultati sensibili agli stati emotivi dei loro proprietari ed è possibile un 'contagio' emotivo tra i due». La ricercatrice conclude che quello tra cane e proprietario è un rapporto di “diade” sociale, di coppia: si influenzano l'un l'altro nell'affrontare lo stress. In questa dinamica l'influenza del partner “umano” risulterebbe più forte.

 

Donatella Poretti

(da Aduc > “Vita da Cani, 16 febbraio 2017)


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