Diario di bordo
“Amnistia o sistema criminogeno” 
Audiovideo della presentazione a Roma del n. 113 di “Quaderni Radicali”
04 Febbraio 2017
 

Giunta al suo 40° anno di pubblicazioni, la rivista politica Quaderni Radicali dedica il primo numero del 2017 a una battaglia storica del Partito radicale, «diretta proprio a consentire allo Stato italiano di uscire fuori dalla violazione flagrante (divenuta ora sistemica) di principi fondamentali racchiusi nella convenzione europea dei diritti dell’uomo e nella nostra Costituzione».

Amnistia o sistema criminogeno è il titolo del primo piano del numero 113, che raccoglie il contributo di magistrati e avvocati, politici e intellettuali.

L’amnistia non è un semplice atto di clemenza, ma la premessa indispensabile per garantire il ripristino della legalità costituzionale del nostro ordinamento giudiziario. Più di tre anni fa, all’indomani del messaggio del Capo dello Stato sull’amnistia, Matteo Renzi affossò l’ipotesi come poco seria e irresponsabile. A novembre 2016, in occasione della marcia promossa dai radicali, oltre 20.000 detenuti aderirono a uno sciopero della fame, dando luogo a un’azione nonviolenta per contrastare l’irresponsabilità di uno Stato che sulla giustizia è ampiamente deficitario.

Ed è proprio la giustizia il fronte più delicato del nostro Paese, a giudicare dai nove milioni di processi penali pendenti e dalla sostanziale impossibilità ad ottenere nei processi civili il riconoscimento dei propri diritti. «Si è venuta a delineare» scrive il direttore Geppi Rippa nell’editoriale «una situazione, con effetti anche nelle relazioni internazionali, oltre che nella rappresentanza democratica, che rende non rinviabile un intervento sulla “questione giustizia” divenuta una vera e propria “questione civile”». (Agenzia Radicale, 1° febbraio 2017)

 

 



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