Diario di bordo
Gallo e Cappato. Il Parlamento realizzi una riforma di civiltà 
La legge sul testamento biologico è pronta per la discussione in Parlamento
08 Dicembre 2016
 

Il testo, che è stato approvato ieri dalla Commissione affari sociali, è una buona base di partenza perché riconosce il diritto del cittadino a vedere rispettate le proprie disposizioni anticipate di trattamento anche nell’ipotesi di sospensione delle terapie, tra le quali si include la nutrizione e idratazione artificiale.

Si potranno fare dei miglioramenti, in particolare nel garantire che le volontà espresse in altra forma non perdano il valore che già hanno, per garantire che il medico non possa in alcun modo imporsi sul paziente e per assicurare che la sedazione profonda con sospensione di ogni terapia non sia esclusa dalle scelte possibili.

Come Associazione Luca Coscioni, insieme ai tanti giuristi ed esperti coinvolti in questi anni, forniremo il nostro contributo di idee e di proposte. Per il momento, è chiaro che, a fronte di questa ottima notizia della calendarizzazione parlamentare, il vero pericolo è che tutto sia vanificato dallo scioglimento del Parlamento stesso.

Non entriamo qui in una valutazione più complessiva della crisi in corso. Vogliamo solo sottolineare che se siamo arrivati a questo punto è merito di tante persone che per questo diritto si sono battute, come Eluana e Beppino Englaro, Walter Piludu, Dominique Velati, Max Fanelli, Luigi Brunori.

Un ringraziamento particolare va a Piergiorgio Welby, del quale commemoreremo il decennale della morte proprio alla Camera dei Deputati il 20 dicembre dalle 14:30. Grazie a lui si innescò una serie di precedenti giudiziari che, passando dal caso Englaro, hanno portato proprio pochi mesi fa alla sentenza con la quale il tribunale di Cagliari ha ordinato alla Asl di rispettare la volontà di Walter Piludu e di staccare il respiratore sotto sedazione.

Senza queste ed altre personalità che hanno rischiato sulla propria pelle, non sarebbe stato possibile fissare un’asticella così alta per i Parlamentari, i quali – almeno parrebbe da questo primo testo e dalla decisione di calendarizzazione in aula – hanno ben compreso che una legge serve solo per andare avanti e rendere certi per tutti quei diritti che alcuni sono riusciti a strappare per sé.

Noi ci auguriamo che questo Parlamento possa realizzare al più presto quest’impresa di civiltà, per essere liberi fino alla fine.

 

Filomena Gallo e Marco Cappato

Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica


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