Oblò cubano
Félix Luis Viera. La differenza
26 Ottobre 2016
 

Alle 10 di notte – sicuramente

perché è giovedì – Lei

sta rientrando dal lavoro: cammina

verso la sua casa tra la neve

[o il suo preludio, molto

ben coperta, arrossata

per il freddo.

Alle 10:15 arriva, apre il cancello, si scuote

[la neve

o il gelo per lo meno, oltrepassa

tre porte prima di arrivare alla sua abitazione

dove si spoglia, si veste

   nuovamente, accende

la lampadina – azzurra –, si corica,

si mette dentro il sacco a pelo,

apre un libro, comincia

a leggere, alle 10:30 di notte. Cioè,

alle 4:30 di sera, quando Lui

sudato, debilitato dal caldo,

senza camicia

mette il punto finale alla poesia

che cominciò a scrivere per Lei

alle 4 di sera, vale a dire,

alle 10 di notte, quando

Lei

rientrava dal lavoro, tra la neve

   e il freddo.

 

Febbraio del 1983

 

Félix Luis Viera

Traduzione di Gordiano Lupi


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