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Vetrina/ Adriano Angelini. Suna 
Quod incipit desinit et resurgit
Dis-Grazia (foto P. Garofalo)
Dis-Grazia (foto P. Garofalo) 
27 Settembre 2016
 

L'infanzia è la più significativa

perché presente e viva.

Da lei man mano ci si allontana

maturando l'hai come età più sana

ove sorge rinascita

tra sorti vicendevoli.

Il primo è fondamento

tornante sentimento.

Tellus Mater prima fons et religio,

ombelical legame

che istinto appaga di sete e di fame.

La religione è un sentimento

nato dal primordiale accadimento:

nascita e nutrimento

in terreno firmamento

ove sole e luna son suoi lumi

che rischiarano la via ai nostri costumi.

L'uomo delle coppelle

mostra la terra madre

circonfusa di stelle

ov'è la casa del Sole, il padre;

della madre simbol Pietra,

fuoco da cui s'arretra

dell'altro, che qui in Tarten ha un viso

che richiama all'antico paradiso

ei ha carattere, è individuo, agisce.

Ma la terra è la specie, patisce.

È umida, segue il ritmo della luna

il Sol feconda, gioca con Fortuna.

Terra e donna eran in comunione

lei aveva il governo

presiedea al fuoco e al rito

piene le coppe di sacro e di mito:

si facea con la terra un patto eterno

di pace e fedeltà

e di fertilità

tutelando i bisogni della prole

da cui irraggiava vita, come il Sole

verso cui la donna era prima attrice.

Striscia alla terra, tua genitrice!

E possa ella salvarti dal nulla” (Rgveda X, 18,10)

In Tarten ha la culla

Amnis, dono del fiume

il suo nome è Suna

viene a darci lume

e rinascita buona

nel bimbo è il selvaggio

il volere più saggio.

In nozze con la terra padre Cielo,

di Sol s'inchina e Pioggia

creando Primavere d'ogni foggia,

proteggendo il mistero sotto un volo.

La natura ama nascondersi” (Eraclito)

Matriarcato? Sì, dominio della specie.

Patriarcato? Sì, l'individuo fece.

L'amor profondo di questi Orobici

pro terra e donna libere

dichiara di essere figlio del Sole;

svelta han robusta mole,

dell'età della pietra,

di Suna fieri e di sua faretra.

Quel volto di fiera capigliatura

che da millenni giunto a noi perdura

sopportava intemperie e soli cocenti,

notti stellate algenti.

L'infanzia ci vien dell'umanità

restituita con la sacralità

della pietra, la terra nostra madre.

Coro – “La quale ne sustenta et governa

et produce diversi fructi con coloriti flori et herba”

[(San Francesco, cantico)

Nella modernità arde

bisogno del ritorno

ce lo chiede la società ogni giorno

ed è da ora che caso o necessità

ci fornisce l'avvio alla libertà

d'un cammino a ritroso di bellezza

selvaggia e fanciullesca.

Coro – Salvezza è il “salvatico” (accezione usata da Leonardo Da Vinci)

e non il tecnocratico.

Uomini superiori, fuggite il mercato” (Zarathustra)

Come il paganesimo

così il cristianesimo

il Sole e la pietra

stessa ierofania

e sull'altare la sacra pietra

e Cristo segue del Sol la poesia:

rinascita e morte

d'entrambi il donarsi, loro sorte,

l'uno il piano dei sensi

ma l'altro dello spirto,

l'equivoco è il dualismo

la vision del panteismo

concilia spirto e sensi

vieppiù sensi più spirto.

Nessuno ha il monopolio del sacro

ov'è il profano s'impone il sacro

e nella materia vive lo spirto

che l'uccide è il venale

non certo il naturale.

Coro – Natura è utilità

il sacro, libertà.

 

Adriano Angelini


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