Cosa bolle in culdera
La zootecnia di montagna attira la curiosità del mondo 
Pubblico ed espositori per la rassegna annuale dedicata alla Capra orobica, razza ovicaprina in via di estinzione
03 Maggio 2016
   

Sono arrivate in Valgeròla in 110 esemplari in rappresentanza di 25 aziende del settore. Erano i migliori esemplari esistenti al mondo della Capra orobica, detta anche “Valgeròla”, specie ovicaprina in via di estinzione presente sul versante orobico e in realtà di fondovalle della bassa Valtellina, e delle prealpi lecchesi e bergamasche. Specie al centro dell'interesse della sempre più viva pastorizia di montagna, molto adattabile alla vita d'alpeggio. Ne restano attualmente nelle zone indicate circa 2.000 esemplari e il loro latte viene utilizzato per la produzione del formaggio Bitto, il celebrato grasso d'alpe della montagna valtellinese.

Domenica si teneva a Geròla Alta la 15ª Mostra interprovinciale di questa particolarissima razza, le veniva dedicata un'intera giornata tra esposizione dei capi e valutazione dei periti dell'Associazione allevatori, prove di micro-caseificazione, laboratori di mungitura dedicati ai bambini. Con il concorso per le diverse categorie, selezionate per età, per caratteristiche. E sono arrivate nel paese valtellinese oltre 400 persone.

La capra orobica che sta diventando un emblema della riconquista da parte di pastori coraggiosi e caparbi, dei pascoli abbandonati nelle “Terre alte”. Come specie selezionate, per la vita e l'allevamento in quota. «Ne ho portato alcuni esemplari le scorse settimane in Piemonte, me le hanno chieste dei giovani casari» ha spiegato Giuseppe Giovannoni, portavoce della Associazione Produttori formaggi Capra orobica, per la tutela della razza, i cui prodotti sono presidio Slow food. «Hanno conosciuto la capra orobica su internet nel portale della nostra associazione e vogliono provare ad introdurla anche tra le loro montagne, altre zone selvagge».

Intanto domenica la Capra orobica o “Valgeròla” ha sfilato nella sua “zona d'elezione”.

«Era l'allevamento tradizionale per la nostra valle», ha rammentato da Geròla Maurizio Curtoni, presidente della locale Pro loco, ente organizzatore della mostra, «da noi queste tenaci capre da montagna ci sono sempre state, è più che una tradizione è un modo di vivere e essere legati al territorio. E anche le famiglie nostre, le giovani generazioni continuano ad allevarle, chi ne ha sette, chi una decina. In primavera ed estate» spiega «le mandiamo in alpeggio, per fare il Bitto. Lo si continua a fare per passione e per hobby, la resa non è alta, costano più le pratiche per poterle allevare, ma intanto si tiene qualche appezzamento dove farle pascolare, si sottraggono prati magari ripidi all'abbandono e al degrado, ci si prende cura della montagna».

La 15ª Mostra interprovinciale della Capra orobica era organizzata da Comune e Pro loco di Gerola alta, da Apa Sondrio, da Associazione Produttori formaggi Capra orobica, Ecomuseo Valgerola con il sostegno degli enti e delle comunità territoriali.

Vincitori nelle diverse categorie, sono stati: Cat. 1 'Becchi 2015': Bruno Mazzina; Cat. 2 'Becchi 2014': Remo Quaini (re della Mostra); Cat. 3 'Becchi 2013 e precedenti', Lucia Acquistapace; Cat. 4 'Capre 2015 senza parto': Sonia Marioli; Cat. 5 'Capre 2015 in lattazione': Marisa Perregrini; Cat. 6 'Capre 2014 in lattazione': Sonia Marioli, (regina della Mostra); Cat. 7 'Capre 2012, 2013 in lattazione': Bruno Mazzina; Cat 8 'Capre 2012 e precedenti': Remo Quaini; 'Miglior mammella assoluta': Stefano Acquistapace.

 

Ecomuseo della Valgeròla


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