Diario di bordo
Giuseppe Civati. Andare a votare e votare presto
«Lui, quel giorno a Londra, non sa se farą in tempo a tornare per il voto» (dalle agenzie)
«Lui, quel giorno a Londra, non sa se farą in tempo a tornare per il voto» (dalle agenzie) 
16 Aprile 2016
 

E così mentre nel partito della nazione si elencano mille posizioni circa il referendum di domenica (c’è chi fa campagna per l’astensione, chi va a votare ma non dice cosa vota, chi va a votare sì, chi va a votare no e forse qualcuno vota pure scheda bianca) il mio personalissimo consiglio è non solo di andare a votare, ma di votare nelle prime ore della mattinata, così gli indecisi tattici dovranno prendere una decisione drammatica (si fa per dire): recarsi alle urne.

I sondaggi dicono che la partecipazione è in crescita, ma sono moolto cauto perché solo negli ultimi giorni è cresciuta l’attenzione verso i referendum: dipenderà tutto da voi, anzi da ciascuno di noi.

 

Giuseppe Civati

(da [ciwati], 13 aprile 2016)


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