Diario di bordo
Vodafone Exclusive: Su denuncia Aduc, Antitrust condanna a 1 mln 
Troppo poco: Verso la class action
16 Marzo 2016
   

Firenze – L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha condannato Vodafone per il servizio “Vodafone Exclusive” che, spacciato per modifica contrattuale, è stato considerato un vero e proprio servizio aggiuntivo affibbiato agli utenti senza il loro consenso, salvo una rinuncia a posteriori... per chi se n'era accorto (l'importo aggiuntivo era di 1,90 euro al mese). L'Antitrust ha imposto anche di non continuare con questo servizio ritenuto ingannevole.

La denuncia all'Autorità l'avevamo presentata noi di Aduc lo scorso settembre e il gestore telefonico ha fino ad oggi incassato (considerando -in difetto- i loro 18 mln di utenti) 34 mln e 200mila ogni mese, quindi, da settembre ad oggi ha già incassato quasi 240 mln. Questo per dire che la multa dell'Antitrust, al momento non gli fa neanche il solletico e, tutto sommato (ricorsi o meno che faranno al Tar) quando la pagheranno ci avranno guadagnato ben 239 milioni di euro. Occasione per ribadire che il livello economico delle multe dell'Autorità, pur nella loro importanza politica, sono ridicole e facilmente assorbili da chiunque, quindi incentivanti a mettere in atto altrettante iniziative commerciali scorrette in violazione del codice del consumo.

A questo punto chiunque farà richiesta di rimborso si vedrà riconosciuto il dovuto, ma il meccanismo per ottenere ragione è macchinoso e costoso, ben oltre gli 1,90 euro che ogni mese sono stati sottratti ai singoli utenti. Quanti lo faranno? Chi ad oggi, dietro nostro consiglio, lo ha fatto, ha avuto riconosciuta la ragione, dovendo in alcuni casi anche rivolgersi al Corecom: tempi, soldi, etc. cioè scoraggiante visti gli importi in gioco.

La condanna dell'Antitrust corre l'alto rischio di restare un episodio fine a se stesso, col clamore di un paio di giorni. È sì un provvedimento importante perché fa capire ai vari gestori telefonici che eventuali nuove condotte simili non solo saranno punite, ma saranno inibite a monte, e invia un preciso messaggio agli altri operatori telefonici (e a società di altri settori) che volessero avventurarsi in questa avventura commerciale ai danni degli utenti… Ma l'occasione “fotocopia” di Vodafone e già in partenza, si chiama “Tim Prime”, che partirà dal 1° aprile e nei confronti della quale abbiamo presentato altrettanta denuncia all'Antitrust. Se in questi giorni l'Antitrust si pronuncerà con altrettanta determinazione, avrà colto una importante occasione per dimostrare al mercato che la tutela del consumatore è efficace.

 

Ma a questo punto, che fare con Vodafone? Chiediamo alla sede italiana di questa multinazionale britannica di rimborsare in automatico tutti gli utenti a cui ha affibbiato questi importi, dal primo giorno in cui ha cominciato fino all'odierna inibizione a continuare, così come previsto dalla pronuncia dell'Autorità, altrimenti metteremo tute le nostre forze per LANCIARE UNA CLASS ACTION, impresa non facile viste le norme scoraggianti del nostro codice e, soprattutto, molto costosa per chi la promuove. Per questo motivo lanciano da subito una campagna di autofinanziamento, chiedendo a tutti i consumatori di darci una mano economicamente per partire con questa rivendicazione civile. L'Aduc è un'associazione no-profit di volontariato che rifiuta tutte le forme di finanziamento pubblico, e per questo -e per fortuna- non possiamo che agire in questo modo.

Aspettiamo le risposte di Vodafone a questa nostra richiesta altrimenti, già nei prossimi giorni, partiremo con il deposito della class action e la raccolta di adesioni attraverso il nostro web www.aduc.it

 

ADUC


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