Diario di bordo
Patrizia Garofalo. Verona: Contro l'accattonaggio 
Emana un'ordinanza il sindaco Tosi e aggiunge multe salate per chi non si uniforma
03 Marzo 2016
   

L'elemosina, la carità verso il prossimo non è solo un dovere morale ma anche un obbligo giuridico come recita l'articolo 2 della Costituzione.

Il reato di accattonaggio fu depenalizzato negli anni '90, reintrodotto nel 2000 e poi di nuovo abrogato.

La prefettura di Massa Carrara nel novembre 2014 annullò l'ordinanza della sindaca di Pontremoli contro l'accattonaggio in conformità a quanto stabilito dalla Corte costituzionale nel 2011, sentenza n. 115, che ne aveva stabilito l'illegittimità contestando ai sindaci l'arbitrarietà nei confronti del diritto privato.

Il 26 febbraio scorso (ordinanza n. 10) il sindaco di Verona Tosi ha vietato l'accattonaggio in centro storico adducendo come motivazione le molte fiere che si svolgeranno in questo periodo (l'ordinanza avrà termine a metà aprile) nel centro cittadino e le informazioni avute dalle forze dell'ordine di presunti racket ai danni di tutti, persino dei cittadini che, se colti a fare l'elemosina, saranno puniti con multe fino a 500 euro.

Allora:

Ho impiegato molto tempo a guardare le cartine della città scaligera e cercare di vedere dove saranno posizionate le mostre a Verona. In centro non ce ne sono.

So come tanti che dietro alla richiesta di soldi si nascondono racket e manovre losche, ma non ho mai chiesto a nessuno di dirmi chi fosse, da dove venisse, perché chiedesse la carità (C'è una mappatura degli accattoni?). È compito delle forze dell'ordine adoperarsi a controllare l'identità dei mendicanti.

E poi cosa c'entrano le fiere di Verona con i racket presunti?

E cosa c'entra il cittadino che vuole soccorrere qualcuno? Può un'ordinanza fermare la libertà di aiuto?

 

Patrizia Garofalo


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