Diario di bordo
Alberto Scrinzi. Ancora silenzio su Ashraf Fayadh 
Continuiamo a firmare per la sua liberazione
01 Marzo 2016
 

Oggi ho inviato ancora una volta la seguente lettera:

 

Oggetto: Petizione su Change.org: Libertà per Ashraf Fayadh e Ali Mohammd al-Nimr

 

a: OHCHR – Palais des Nations – Geneva

a: Ambasciata Arabia Saudita – ROMA

a: Dr. Mario Boffo, Ambasciatore d'Italia in Arabia Saudita – Riad

a: Dr.ssa Elisabetta Martini, Consolato Generale d'Italia – Gedda

a: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Comitato Interministeriale per i Diritti Umani – Roma

a: Senatore Luigi Manconi, Senato della Repubblica Italiana – Roma

a: Sig.ra Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri

 

Milano, 1° marzo 2016

 

Buongiorno. Mi chiamo Alberto Scrinzi e sono promotore di una petizione su Change.org per fermare le esecuzioni del poeta ASHRAF FAYADH e del giovane ALI MOHAMMD AL-NIMR, condannati a morte da tribunali sauditi. La pena di morte per Ashraf Fayadh è stata commutata, in febbraio, in una condanna a 8 anni di prigionia e 800 frustate: lo ha annunciato il suo avvocato Abdulrahman al-Lahim su Twitter. Oltre alle frustate e alla prigionia, Ashraf deve pubblicamente dissociarsi da quanto scritto in precedenza e dichiarare il proprio pentimento.

Il Festival internazionale di letteratura di Berlino ha lanciato un appello per chiedere l’annullamento della condanna e la scarcerazione di Ashraf Fayadh. Il 14 gennaio in tutto il mondo si sono svolti reading poetici e incontri in suo sostegno, Italia compresa.

Il 23 febbraio il presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato Luigi Manconi ha lanciato un accorato appello per la clemenza a Ali Mohammed al-Nimr, attivista sciita condannato a morte in Arabia Saudita con accuse che vanno dalla “partecipazione a manifestazioni antigovernative” alla rapina a mano armata. Per il caso di Al Nimr, che ora rischia la crocifissione, si sono mobilitate le principali organizzazioni per i diritti umani; Change.org e Amnesty International hanno raccolto per lui decine di migliaia di firme.

«Ho chiesto venti giorni fa all'Ambasciatore dell'Arabia Saudita in Italia di ricevermi insieme a Change.org e Amnesty International», ha detto Manconi, «per portare le firme raccolte dalle due organizzazioni in favore del giovane attivista, ma i suoi impegni sono evidentemente troppo gravosi per permettergli di ascoltare le ragioni di chi vuole salvare una vita umana».

«La speranza» ha rilevato Manconi «è che ciononostante la mobilitazione internazionale induca le Autorità dell'Arabia Saudita ad approfondire ulteriormente questo caso e che attraverso il riesame si possa giungere a un provvedimento di clemenza in tempi brevi».

Ad oggi, le due petizioni internazionali a loro sostegno su Change.org, hanno raggiunto 721.327 firme: ciò significa che più di 700.000 cittadini del mondo vogliono la loro libertà.

Chiedo a voi di fare il possibile ed anche ciò che può sembrare impossibile a difesa degli Inalienabili Diritti Civili di queste due persone.

Vi ringrazio per l'attenzione. Distinti saluti.

 

Alberto Scrinzi, Milano – Italia

bobi57@libero.it

 

 

Continuiamo a firmare per la loro liberazione. Grazie.


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