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Nicolás Guillén. Soldati in Abissinia
Mussolini saluta le truppe che si recano in Etiopia
Mussolini saluta le truppe che si recano in Etiopia 
19 Febbraio 2016
 

Questa poesia di Nicolás Guillén è tratta da Cantos para soldados y Sones para turistas (1937) - Canti per soldati e Suoni per turisti”, che sto traducendo. Ci riguarda molto da vicino, perché Guillén - da Cuba - parla dei nostri soldati impegnati nella campagna d'Africa, quella sciagurata guerra d'Abissinia voluta da Mussolini, per allungare lo stivale fino all'Africa Orientale. Il poeta vede la guerra dalla parte dei soldati, insiste sulla profonda differenza tra la guerra combattuta sulla mappa e la guerra reale, combattuta da uomini. Poesia scritta nel 1937, che si adatta bene anche ai nostri tempi, purtroppo... (Gordiano Lupi)

 

 

 

Soldati in Abissinia

 

Mussolini.

Avanza il pugno, la barba.

avanza il tavolo, in croce,

Africa

dissanguata.

Africa verdenera o biancazzurra,

di geografia e mappa.

 

Il dito, figlio di Cesare,

penetra il continente:

non parlano le acque di carta,

né i deserti di carta,

né le città di carta.

La mappa, fredda, di carta,

e il dito, figlio di Cesare,

con l'unghia insanguinata, già confitta,

sopra un'Abissinia di carta.

 

Che diavolo di pirata,

Mussolini,

con il volto così duro

e la mano così lunga!

 

L'Abissinia s'increspa,

s'inarca,

grida,

s'infuria,

protesta.

Il Duce!

Soldati.

Guerra.

Navi.

 

Mussolini, in automobile,

fa il suo giro mattutino;

Mussolini, a cavallo,

nel suo esercizio vespertino;

Mussolini, in aereo,

da una città all'altra città.

Mussolini, pulito,

fresco,

lindo,

vertiginoso.

Mussolini, contento.

E serio.

 

Ah, ma i soldati

cadranno e inciamperanno!

I soldati

non faranno il loro viaggio su una mappa,

ma sul suolo d'Africa,

sotto il sole d'Africa.

Là non troveranno città di carta;

le città non saranno punti che parlano

con verdi vocettine topografiche:

formicai di pallottole,

tossire di mitragliatrici,

canneti di lance.

 

Allora, i soldati

(che non fecero il loro viaggio su una mappa),

i soldati,

lontani da Mussolini,

soli;

i soldati

si arroventeranno nel deserto,

e molto più piccoli, certamente,

i soldati,

dopo si asciugheranno lentamente al sole,

i soldati

trasformati

nell'escremento degli avvoltoi.

 

Nicolás Guillén


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