Oblò cubano
Rafael Alcides. Solo de gatos (1988)
26 Gennaio 2016
 

Solo de gatos

 

este gato está pidiendo amor.

Maullando llega, levanta la cola,

se arquea como un joven guerrero, se

aplana contra el piso, se tiende boca

arriba con la sinceridad

de quien ya ha perdido la vergüenza, da

vueltas, no deja de maullar

y se va, por fin se va sin que le hagan caso.

 

Yo también maullé a lo largo

de mi vida, señor gato. Yo también

levanté la cola; yo también

me contorsioné como un acróbata

en su noche de debut; yo también

me aplané contra el piso

hasta ser una alfombra

volando en los cielos de Simbad.

Yo también,

fui payaso, telépata, electricista,

príncipe desterrado que arregla cocinas a domicilio

para olvidar, y al cabo yo también

me marché sin que me hicieran caso.

 

es el destino de esta ciudad.

Acostúmbrese. (está escrito.) en

overol de herrero

o con fanfarrias de monarca,

por los siglos de los siglos

pasarán los moradores de este lugar

maullando igual que usted.

 

(1988)

 

 

Solo di gatti

 

questo gatto mi sta chiedendo amore.

Miagolando arriva, alza la coda,

s’inarca come un giovane guerriero, si

schiaccia contro il pavimento, tende la bocca

in alto con la sincerità

di chi ormai ha perso il pudore, gira

ancora, non smette di miagolare

e se ne va, infine, senza che gli facciano caso.

 

Anch’io ho miagolato lungo i sentieri

della mia vita, signor gatto. Anch’io

ho alzato la coda: anch’io

mi sono esibito in contorsioni da acrobata

nella sua notte d’esordio: anch’io

mi sono schiacciato contro il pavimento

fino a diventare un tappeto

che vola nei cieli di Sinbad.

Anch’io,

sono stato pagliaccio, telepatico, elettricista,

principe esiliato che ripara cucine a domicilio

per dimenticare, e infine anch’io

me ne sono andato senza che mi facessero caso.

 

è il destino di questa città.

Abituarsi. (sta scritto.) in

tuta da fabbro

o con fanfare da monarca,

nei secoli dei secoli

passeranno gli abitanti di questo luogo

miagolando proprio come te.

 

(da Solo de gatos y otros poemas)

Traduzione di Gordiano Lupi

 

 

 

Rafael Alcides (Barrancas, Cuba, 1933). Scrittore, poeta e giornalista, ha cominciato la sua carriera letteraria nella rivista Ciclón. La raccolta di poesie Agradecido como un perro (1983) è forse la sua opera più nota, recensita e segnalata da molti critici. Alcides è considerato uno dei più importanti poeti cubani contemporanei, ma è anche uno dei meno pubblicati. Da oltre vent’anni si è fatto da parte, allontanandosi volontariamente dalla vita culturale cubana. Rafael Alcides è uno scrittore coraggioso, perché il 3 luglio del 2014, alla veneranda età di 81 anni, ha rinunciato a far parte dell’UNEAC (Unione degli scrittori e degli Artisti Cubani), l’organo ufficiale del governo che si occupa di letteratura, organizzazione politica più che culturale. Tutti gli intellettuali sanno che uscire dall’UNEAC significa tirarsi fuori dalla possibilità di essere pubblicati in patria. Alcides ha scritto: «Visto che i miei libri non sono liberi di entrare a Cuba, né per posta né per la dogana, rinuncio a far parte dell’UNEAC». Un gesto di coerenza da parte di un uomo che non scende a patti con le proprie idee e non accetta compromessi per pura convenienza.


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