Garantire il sereno esercizio del diritto alla libera manifestazione del proprio pensiero 
Interrogazione parlamentare sul sequestro del Forum dell'ADUC
18 Novembre 2006
 
Interrogazione a risposta orale in aula ai Ministri dell'Interno, della Giustizia e delle Comunicazioni
Di iniziativa dei deputati Donatella Poretti, Marco Beltrandi, Daniele Capezzone, Sergio D'Elia, Bruno Mellano, Maurizio Turco
 
Premesso che:
 
In data 16 novembre 2006 la Polizia Postale di Firenze, su ordine del pm di Catania dott. Luigi Lombardo, (n. proc. pen. 10612/06 registro notizie di reato ignoti, provvedimento del 15/11/2006 in base all'art. 321 c.p.p.), ha sequestrato preventivamente due forum pubblicati sul sito dell'Aduc (associazione per i diritti degli utenti e consumatori: www.aduc.it) per gravi indizi relativi al reato di offese ad una confessione religiosa mediante vilipendio di persone (art. 403 c.p.). I forum sequestrati contengono essenzialmente bestemmie, riflessioni filosofiche e teologiche di alta religiosità e alcune espressioni di biasimo nei confronti di chi fa propri i dettami di una confessione religiosa.
 
Il reato di vilipendio, e il sentimento religioso che la norma mira a proteggere, è norma assai vaga, dai contorni sfumati, che non difende singole persone ma qualcosa di astratto, quale è il "sentimento religioso", che di fatto impedisce un aperto, se pur severo e talvolta colorito, confronto sui temi e sulle questioni nodali della religiosità, violando il diritto alla libera manifestazione del proprio pensiero, questo sì protetto costituzionalmente dall'art. 21.
 
A titolo esemplificativo, se negare la verginità della Madonna e biasimare chi lo crede fosse vilipendere il sentimento religioso, altrettanto offensivo sarebbe allora affermare il dogma dell'immacolata concezione e biasimare coloro che invece sposano, nel loro sentimento a-religioso, il sapere della scienza.
 
Né l'aver depenalizzato la bestemmia (Decreto legislativo n. 507 del 30 dicembre 1999), né la legge del febbraio 2006 che ha equiparato le confessioni religiose abrogando il riferimento alla religione di Stato, hanno risolto il punto nodale relativo alla libertà di espressione, al diritto di critica e di stampa e, ancora oggi, diritti che sembravano acquisiti vengono messi in discussione da norme di inferiore rango. La Costituzione tutela infatti il diritto a professare la propria religione, che non e' messo in discussione dalle critiche pur aspre che possano essere state scritte nei forum, ma non tutela il sentimento religioso di per sé.
 
Ciò comporta tutt'oggi l'impiego delle forze di polizia postale ad una assurda caccia alle streghe, ogni volta che qualcuno sente il proprio sentimento religioso minacciato dall'espressione pubblica di un libero pensiero. La stessa polizia postale afferma di esser quotidianamente subissata da simili segnalazioni che affollano le loro scrivanie.
 
Chiediamo
 
se e quali attività intenda intraprendere al fine di garantire il sereno esercizio del diritto alla libera manifestazione del proprio pensiero, senza subire atti censori quali quelli in atto nei confronti dei forum di discussione dell'Aduc, sequestrati dalla magistratura catanese.
 
Si allegano:
·         Trascrizione integrale del contenuto dei due forum
·         Decreto di sequestro preventivo
 
(notizia diffusa dall'On. Donatella Poretti)

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