Ordine di farfalla [15-23]
Carlo Forin. Archeologia del linguaggio
02 Agosto 2015
 

I tre articoli editi finora (dopo l'introduzione-saluto ai lettori di Tf, ndr) sono esercizi di archeologia del linguaggio. Una disciplina che esiste da nove anni in ArcheoMedia Rivista di Acheologia On-line.

Una lettrice poeta mi ha interpellato per prima, questa settimana, prendendomi forse come un poeta. Ma io ho scritto una sola poesia degna, cinquant’anni fa (Sorridi, e mi dici che lentamente si nasce, lentamente si muore ed una sola volta. Insegna, ti prego, queste cose semplici anche a me, che non so quante volte muoio e rivivo nel tuo sorriso).

Non sono un poeta. Sono invece uno che cura la memoria collettiva. Da 23 anni, io studio la parola Antares.

Monte de Antares e Colo Maledicto fu il paleonimo dell’odierno monte Altare di Vittorio Veneto. Un colle bicima, alto 460 metri, che unisce e separa Vittorio sud, Ceneda, da Vittorio nord, Serravalle. Due podesterie in conflitto –ai tempi della dominazione veneziana-. Un’unica città prima delle scorrerie ungariche dal 900 al 950 d.C. In dialetto veneto, Ceneda è Zeneda. Leggo in sumero ZEN.E.DA ‘immagine da casa e illuminata zen’. ‘Casa illuminata’ sta per festa. La festa EZEN o EZEM è rubricata dal Sumerian lexicon di Halloran a pag. 67. EZEM è un sumerogramma. Un segno rimasto compatto e migrato in altre culture che dovettero imparar a scrivere allenandosi nella lingua sumera. Me l’ha spiegato Vermondo Brugnatelli, Tra sillabe e alfabeti: i meccanismi della scrittura de Scritture Mediterranee tra il IX e il VII sec. a.C., Ed. ET, Università degli Studi di Milano.1 Molti ricercatori si perdono davanti ad un sumerogramma. Un tedesco, ad esempio, ci direbbe: -Sta scritto EZEM e non zi può cambiare!-. A meno che uno non riesca a frangere EZ.EM o EZ.EN. Per semplicità vi trascrivo un lemma chiarificatore:

itiezen-dSu-dEN.ZU (Sin)

calendar month 8 at Drehem in year Su-Sin 3; calendar month 9 at Drehem after Su-Sin 3 (John Alan Halloran, Sumerian Lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 68).

Gli esponenti iti = mese, d = di, dio. EN.ZU è la divinità luna, che veniva letta ZU.EN in sumero, Su.en in accado, per poi rimanere Sin.

Sin è rimasta in Syntagma (cfr. Enciclopedia Treccani).

Spiego in sumero syn-tag-ma col

pezzo’ tag,

generatore/generato’ –ma,

e col primo syn di ‘sintesi’.

Il pezzo genera/ o è generato in sintesi.

La parte al centro del sintagma è il tag [in inglese ‘etichetta’, ‘tirante di scarpe’, che ha generato via internet un itanglese taggare] in sum. è:

Tag pezzo, toccare sum.: [taga, taka, tuku5,] tag [tak, ta3]

to touch, handle, hold; to weave; to decorate, adorn; to strike, hit, push; to attack; to afflict; to play an instrument; to start a fire; to fish, hunt, catch (can be reduplicated) (te, ‘to approach’+ aka, ‘to do, place, make’) [TAG archaic frequency].2

Replicato, tag rende ‘macellare’, ‘fare a pezzi’:

tag-tag (-ga)

to slaughter, slaughtered.3

Chiarito il ma, legare – ma: v., to bind (rare meaning, but cf., al-ma-ma = rakasu(m), ‘to bind’) [MA archaic frequency]. Emesal dialect for gal2; ga2. Variant for ma-a, ‘where?’ and for ma4, ‘to leave’]4 – possiamo passare alla comprova più ‘strepitosa’: Sin, che troviamo nei nomi regali teoforici di Naram-Sin (2254-2218), di Amar-Sin/Amar-Suen (2046-2038) della Terza dinastia di Ur, della prima dinastia Isin (2017-1794) -Bur-Sin…Sin-magir-.5

Luna-signora Sin è Su-en, in sumero stretto Zu-en, grafato En.Zu.

È la sintesi [vc. dotta lat. tardo synthesi (m) dal gr. synthesis ‘composizione’, da syntithénai ‘riunire’ comp. da syn ‘insieme’ e tithénai ‘porre’].6

Syn < in-si significa l’entrata della vita in terra a mezzo della jerogamia, ovvero del matrimonio sacro tra la prescelta ed il re sacerdote che univa la dea della luna con un’altra divinità nell’unione umana.

Il syntagma è un’espressione linguistica unitaria, che può esprimersi con più parole. Ad esempio: -Nel nome del Padre- è un syntagma-frase che indica l’autorità, ed è composto di quattro syntagmi-termini che la specificano [nella mia narrazione].

Utilità. Io userò syntagma come elemento unitario della mia analisi per indicare l’oggetto della ricerca nelle diverse lingue. Lo specificherò per agevolare il confronto con l’italiano: sp, sintagma termine (parola); sf, frase; sp, paragrafo; sc, capitolo.

Osservo il verbo it. ‘tagliare’: tag-li-ar-e, lat. tardo taliare è sum.: ‘pezzo-gioia-sole-casa’. taglio: tag-li-u ‘pezzo-gioia-tutto’. Ciò potete accettare in fiducia. Invece, Tagmema ‘ciò che è messo in ordine’: secondo lo Zigarelli; ‘pezzo. nome che nomina. genera’, secondo sumero. Tagmemico, ‘che riguarda il tagmema’.

Tagmema è un pezzo -messo in ordine- «deriv. da tassein ‘ordinare’ (d’origine incerta), minima unità significante di una forma grammaticale» per lo Zingarelli.

La tassonomìa ordinaria, fondata su di un pezzo significato così, resta sconvolta nel senso una volta chiarita la sua origine sumera. Qualcuno ha messo in ordine trascurando il filo etimologico?

Qual è l’etimo di ordine?: lat. ordine. Etetimo?: sum. ur.din.e, ‘base. Dio entra. casa’.

Facciamo entrare Dio in casa base.

Il pezzo sumero tag unito con –es, ‘vita. morte’, propone Tages. Uguale a gesta, pari ad acta, it. atti.

 

Carlo Forin

 

 

1 A cura di L. Braccesi e S. Graciotti, La Dalmazia e l’altra sponda, Firenze, 1999.

2 John Alan Halloran, Sumerian Lexicon, Logogram Publishing, Los Angeles, 2006: 273.

3 Ibidem.

4 Ivi: 165.

5 Da A. Leo Oppenheim, L’antica Mesopotamia, Newton, Roma, 1980.

6 Lo Zingarelli’98.


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