Diario di bordo
Maria Lanciotti. Comunanza d’intenti e amicizia al corteo di Albano 
Otto anni di lotta contro l'inceneritore e un sistema infetto
04 Maggio 2015
 

Ormai si perde il conto dei cortei No Inc che hanno sfilato nel corso degli anni per le vie dei Castelli Romani. Sabato 2 maggio raduno in piazza Mazzini ad Albano Laziale per il 14° (o forse il 15°) corteo che lungo il noto tracciato si è inerpicato fino ad Ariccia in piazza di Corte.

 

 

Musica pop e bandierine al vento, il furgone alla testa del corteo riportava sul cassone la scritta “No n° 8 buca”, no all’ottavo invaso, fra i motivi di maggiore preoccupazione che al momento assilla i Comitati cittadini. Interventi a catena per rifare il punto di una situazione che presenta continuamente nuove sfaccettature, nuove macchinazioni da sventare. “Qualche testa è caduta, qualche trucchetto è stato svelato” ma l’attenzione rimane alta, troppe questioni rimangono ancora aperte e blindate. Otto anni di lotta stremante e ancora c’è da fare i conti con quel che resta di un sistema incarnito e infetto, ma “la lotta in certi casi paga!”. Ciò che non uccide fortifica, lo spirito della manifestazione proprio questo trasmetteva, tanta energia costruttiva con una sana rabbia ben incanalata. L’8 maggio si decide al T.A.R. in merito al finanziamento pubblico al progetto dell’inceneritore, fondi pubblici che potrebbero essere comunque arraffati e utilizzati per altre diavolerie sempre a scopo di profitto (illecito) e a discapito di salute e Ambiente, un rischio letale che richiede la massima vigilanza: “C’è rimasto un ultimo scoglio e dipende pure da noi, non solo dal T.A.R. L’8 maggio sapremo quali saranno i passi da intraprendere. Ricalibreremo le nostre iniziative se ce ne sarà bisogno, altrimenti festeggeremo”.

Discretamente scortato dalle forze dell’ordine, il corteo ha compiuto il suo percorso nel clima solito di comunanza d’intenti e di amicizia consolidata. Oltre i Movimenti e le Associazioni note, altre sigle si sono aggiunte con il loro fardello di guai in tema rifiuti o di altra natura, ma anche con la forza della ragione e del diritto alla vita. Ben rappresentati i Comitati No Inceneritore Giugliano, Ribelli di Montagnano – Ardea, Alternativo sostenibile – Area metropolitana di Roma – Prenestina – Casilina, Comitato per il risanamento Ambientale di Guidonia. E un cagnolino con la scritta sulla maglietta che così sintetizzava lo stato d’animo generale: “Io non sono indignato, sono proprio incazzato”.

 

Maria Lanciotti


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