Diario di bordo
È Massimo Biagioni lo "Scrittore toscano dell'anno" 
Ieri le premiazioni nell'ambito della XIV FIERA DEL LIBRO TOSCANO
Massimo Biagioni
Massimo Biagioni 
04 Novembre 2006
 

FIRENZE, Auditorium di Palazzo Panciatichi "Scrittore toscano dell'anno" è Massimo Biagioni, con Nada. La ragazza di Bube (Polistampa). A premiarlo, ieri alle 12:00, il presidente del Parlamento Toscano, Riccardo Nencini, insieme a Giuseppe Del Carlo, consigliere segretario dell'Ufficio di Presidenza.

«Congratulazioni al vincitore e grazie per questo premio, che negli anni è cresciuto, proponendo opere letterarie caratterizzate da un rapporto molto stretto con la nostra terra toscana, e che tanto ha dato all'arte e alla letteratura», ha sottolineato il Presidente.

Come specificato nelle motivazioni, «l'opera di Massimo Biagioni ha il merito di averci dato, grazie a una ricerca puntigliosa, la vera storia della donna del partigiano Bube, eliminando tutte le 'aggiunte' e le 'variazioni', create dalla fantasia di uno scrittore».

Il premio, assegnato nell'ambito della XIV edizione della “Fiera del Libro Toscano”, che si svolgerà a San Miniato (Palazzo Grifoni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di San miniato) venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 novembre p.v. – e la cui Associazione nacque a San Miniato (Pisa) nel 1993, per opera dei giornalisti Riccardo Cardellicchio e Franco Polidori, e dell'editore e giornalista Fabrizio Mandorlini –, si è arricchito di speciali riconoscimenti.

Per la libertà di stampa, non poteva mancare un premio a Mario Spezi, con Dolci colline di sangue. Il romanzo sul mostro di Firenze (Sonzogno), scritto assieme Douglas Preston. Il lavoro, per il quale il giornalista e scrittore ha conosciuto – ingiustamente – il dramma del carcere, è una sorta di controinchiesta sui delitti del mostro di Firenze, un real thriller che inizia dall'anno del primo duplice omicidio e cerca di spiegare fatti non chiari.

Premio speciale anche ad Alberto Severi, con Barber's Shop (Il Grandevetro), opera caratterizzata da un linguaggio attualissimo ed efficace, risultato della fusione di teatro e narrativa. Un bel racconto che si apre come una finestra, una storia che mette a nudo la nostra realtà e che invita a guardare la Toscana con occhi più attenti.

Maila Ermini, con L'infanzia negata dei Celestini (Carlo Zella Editore), si è invece aggiudicata il Premio Selezione, grazie ad una cronaca che è approfondimento e partecipazione sofferta su una delle vicende più dolorose della Toscana degli anni Sessanta: quella relativa al noto istituto religioso di Prato, accusato d'aver maltrattato oltre duecento bambini.

 

Oltre ai premiati, tutti presenti alla cerimonia, facevano parte della rosa dei finalisti: Athos Bigongiali, con Il Clown (Giunti); Sergio Staino, con Il mistero BonBon (Feltrinelli); Antonio Tabucchi, con L'oca al passo (Feltrinelli).

 

«Prendetevi almeno cinque minuti di tempo al giorno», ha raccomandato il Presidente Nencini agli studenti del "Duca d'Aosta", di Firenze, presenti in Auditorium, «per scrivere almeno un pensierino, che vi rimetterà a posto con la vostra coscienza!»

 

Associazione Fiera del Libro Toscano


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