Lisistrata
Lidia Menapace. Landini
27 Marzo 2015
 

Grande exploit ieri sera di Landini a "Servizio pubblico", meritato il successo e molto efficace l'esposizione. Dico subito che la sua proposta di fare del sindacato un soggetto politico è giusta, e senza far troppi ragionamenti basta ricordare che nessuno si stupisce se la Confindustria, formalmente e giuridicamente, nonchè politicamente e socialmente sindacato dei datori di lavoro, fa politica addirittura contrattando ministri e leggi ecc. ecc.: vorrei vedere che i sindacati dei lavoratori e lavoratrici dipendenti no. E dove va l'uguaglianza dei diritti stabilita solennemente nella Costituzione a partire proprio dal lavoro come fondamento della stessa repubblica?

Ciò non vuol dire che per fare politica si debba fare un partito, anche su questo Landini ha ragione e gli auguro di non lasciarsi trascinare da chi gli dice (anche ieri sera) che deve per forza fare un partito: la fede cieca e quasi religiosa nel partito è una idea appunto che produce i partiti-chiesa, come fu anche il Pci per motivi di difesa e di consolidamento in un paese nel quale ad essere comunisti si veniva scomunicati. Si può fare anche qualche passo avanti nella laicità, prima che il papa felicemente regnante venga invocato come autorità politica da un senatore 5 stelle.

Prima di Santoro avevo -come faccio solitamente- sentito anche "ottoemezzo" e Lilli Gruber. Mi sono molto stupita che alla battagliera difensora del governo ministra Lorenzin, nessuno abbia obiettato che proprio la sua difesa, che elencava leggi su leggi fatte dal Governo è la dimostrazione che l'esecutivo si è mangiato il legislativo e che quindi, se non ci svegliamo presto, stiamo andando a una "semplificazione" detta "riforma", invece che "controriforma" come si dovrebbe definire, che consiste in una specie di mostro fondato su delle ragioni che sonnecchiano comodamente, alla fine della quale controriforma la repubblica sarà diventata presidenziale e governativa, pur non essendo laica, dato che il regime di governo delle religioni e della libertà religiosa poggia su un Trattato internazionale costituzionalizzato, bel concetto di sovranità, invero! Anzi ne approfitto per dire che si potrebbe proporre come urgente e giusta riforma cositituzionale quella dell'abrogazione dell'art 7. O no?

 

Lidia Menapace


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