Oblò africano
Simone De Andreis. Dalla Rodesia del Nord di Wilbur Smith allo Zambia di Guy Scott 
Alcune riflessioni - Mondi geografici perduti 2.
26 Marzo 2015
 

Queste pagine geo-letterarie propongono sia l'immagine della Rodesia del Nord che si evince dalla biografia Wilbur Smith (limitatamente al suo periodo africano), e dalla lettura del suo primo romanzo When the lions feeds,1 sia quella dello Zambia della postindipendenza, attraverso l'esperienza di Guy Scott,2 al fine di poter comprendere quel "mondo geografico" situato fra i fiumi Zambesi e Congo, che ha cessato di essere Rodesia del Nord per divenire Zambia.

 

 

Wilbur Smith e la Rodesia del Nord

 

Wilbur Smith nacque3 il 9 gennaio 1933 nella Rodesia del Nord, l'attuale Zambia, in Africa centrale. All'età di diciotto mesi fu colpito dalla malaria cerebrale e nonostante le strutture mediche primitive disponibili in Africa in quel periodo, sopravvisse. Trascorse i primi anni della sua vita nel ranch del padre, avendo a disposizione un "parco giochi" di 12.000 ha di foresta, colline e savana. I suoi compagni erano i figli dei lavoratori del ranch, ragazzini neri con gli stessi interessi e le preoccupazioni del giovane Smith, accomunati dall'evitare la disciplina e l'interferenza degli anziani. Armati di fionde e accompagnati da un branco di cani girovagavano attraverso la boscaglia, a caccia di uccelli e di piccoli mammiferi. E ancora la carne arrostita sul fuoco e poi divorata con immenso gusto; tornare a casa tardi la sera, con le gambe graffiate e sanguinose a causa delle cadute nella savana o nella boscaglia, odorare intensamente di fumo di legna e di sudore, e infestati dalle zecche. Erano questi i divertimenti di un giovane nella Rodesia del Nord.

Ogni tanto il giovane Wilbur otteneva il permesso di salire sul retro del camioncino di suo padre mentre quest'ultimo svolgeva la sua attività di allevatore di bestiame. Crescendo lo scrittore racconta che ottenne anche il permesso di correre con i pastori e di portare il bestiame al pascolo. L'ambiente geografico è quello della savana nell'ovest del Paese, e della foresta equatoriale, lungo il corso del fiume Zambesi a sud e del fiume Congo a nord.

La famiglia Smith è una famiglia vittoriana, legata alla terra e ai suoi valori, con un forte senso della frontiera e della colonizzazione. La caccia con le armi da fuoco era un segno distintivo della cultura bianca anglosassone (WASP),4 e l'apprendere a sparare era concepito quasi come un rito di passaggio, che permetteva anche di distinguere i colonizzatori padroni, dai colonizzati sottomessi. Infatti il padre insegnò al figlio a sparare in modo sicuro, per onorare il codice dello sportivo. E questo è l'inizio della passione di Wilbur Smith per le armi da fuoco.

Il precedente proprietario del suo fucile, suo nonno, possedeva un magnifico paio di baffi leggermente color tabacco e aveva combattuto durante la guerra con gli Zulu.5 Il suo nome era James Courtney Smith, e successivamente proprio il nome Courtney verrà dato da Smith all'eroe del suo primo romanzo, When the lions feeds.

Se il padre per Smith è una sorta di Dio, la madre è inequivocabilmente un angelo, che gli insegna ad amare tutta la natura, ad aprire gli occhi alla bellezza del mondo selvaggio attorno a lui, ad aprirsi e a godere dell'Africa. Inoltre la madre trasmette al figlio anche l'amore per la letteratura, che inizia ad accompagnare la vita del giovane Wilbur, assieme alle sue avventure per il ranch. L'idillio però cessa quando il ragazzo viene mandato in collegio alla Cordwalles preparatory school a Natal, in Sudafrica.

Dopo quattro anni finalmente l'accesso alla Rhodes University, a Grahamstown, Sudafrica. Da qui il proseguo degli studi, la laurea e il lavoro. E finalmente il primo libro: When the lion feeds, per scrivere il quale ha seguito il consiglio del suo editore: «Scrivi solo di quelle cose che conosci bene».6 Da allora Smith ha scritto solo sull'Africa.

 

 

When the lion feeds

 

Il leone del titolo è Sean, eroe dell'enorme dramma generato dagli uomini che hanno preso possesso del Sudafrica nell'ultimo quarto del XIX secolo. Infatti Sean è cresciuto proprio in ranch in Sudafrica, e rappresenta bene la vita dei coloni britannici nell'Africa Australe.

L'esistenza dura degli allevatori di bovini viene bruscamente interrotta dalle guerre Anglo-Zulu, quando Sean e suo fratello vedono la battaglia sui campi per la prima volta. Wilbur Smith ricrea vividamente l'emozione della guerra per i giovani: la loro speranza di vincere, l'orrore del massacro di Isandhlwana,7 l'eroismo della difesa di Rorkes Drift.8

Sean e suo fratello gemello Garrick sono cresciuti nella fattoria del padre nella regione del Natal. La prima parte del libro tratta proprio l'infanzia e la giovinezza del protagonista e il suo desiderio di diventare un combattente per difendere la sua terra come suo padre.

Witwatersrand è il nome della seconda parte di questo libro e racconta la storia del favoloso successo di Sean nella corsa all'oro e la sua ricca vita con Duff Charleywood e la splendida Candy nella nuova città di Johannesburg, dove sono state create immense fortune. È il mondo delle colonie, il sogno della frontiera che avanza e delle fortune create dal nulla.

L'atmosfera è febbrile: il bere pesante, le ricche case e il rischio del fallimento sempre in agguato. Sean e Duff cadono infatti in una trappola tesa dal loro rivale, Hradsky, e sono costretti a lasciare Johannesburg per il deserto per cercare fortuna ancora una volta.

E ora il libro si muove verso il suo culmine: un'apparente vita matrimoniale tranquilla sarà però nuovamente messa in discussione.

When the lion feeds è dunque un libro pieno di scene d'azione, di guerra e di quella forza dei giorni inebrianti della corsa all'oro e della colonizzazione. Su tutto l'avventura tra le grandi mandrie nel deserto africano. Questo romanzo è dominato dalla personalità irresistibile di Sean, la cui storia di vita è continuata in The Sound of Thunder e A Sparrow Falls.

I romanzi di Wilbur Smith dunque ricostruiscono l'epopea degli insediamenti bianchi in Africa Australe. Infatti molti dei suoi romanzi sono proprio ambientati nel XVI e nel XVII secolo e contribuiscono a spiegare l'ascesa e l'influenza storica dei coloni inglesi e olandesi in quei territori.

 

 

Lo Zambia dall'indipendenza a Guy Scott

 

Nel 1953, fu fondata la Federazione di Rodesia e Nyassaland, che riuniva assieme Rodesia del Sud, del Nord e il Nyassaland (oggi Malawi). Ne seguirono dure contestazioni ad opera di Harry Mwaanga Nkumbula dell'African National Congress (ANC) e Kenneth Kaunda dello United National Independence Party (UNIP).

In seguito alle elezioni dell'ottobre 1962, il potere legislativo fu conquistato da una coalizione fra ANC e UNIP, che portò all'indipendenza della Rodesia Settentrionale, diventando Repubblica dello Zambia (dal fiume Zambesi), nel 1964; Kaunda fu il primo presidente e l'UNIP divenne subito partito unico.

Lo Zambia procedette subito a una politica di pacificazione sociale interrazziale, al pari del Botswana (nella cui bandiera il blu simboleggia acqua sotto forma di pioggia, mentre le fasce nere e bianche rappresentano armonia razziale), e a differenza di quanto stava accadendo in quegli stessi anni in Rodesia del Sud (oggi Zimbabwe), in Sudafrica e nella Namibia (quest'ultima fino al 1990 colonia del Sudafrica e nota con il nome di Africa del Su-Ovest. Solamente con l'indipendenza essa avrebbe assunto il nome attuale che deriva dal deserto del Namib), dove fu attuata una legislazione di apartheid. Kenneth Kaunda, nello Zambia dunque, proclamò il rifiuto di qualsiasi governo di stampo razzista, bianco o nero che fosse. Le varie comunità di "neri" e "bianchi" furono così coinvolte costruttivamente nell'organizzazione del nuovo stato.

Lo Zambia è oggi una repubblica presidenziale nell'ambito del Commonwealth, membro delle Nazioni Unite e dell'Unione Africana e associato all'Unione europea. La lingua ufficiale è l'inglese.9

Esempio della politica di pacificazione razziale è Guy Scott, settantenne economista, laureato a Cambridge, di padre scozzese e madre inglese, politico autenticamente popolare, che si descrive come «un bianco dello Zambia, ma che non rappresenta gli interessi dei bianchi».10

È stato criticato da George W. Bush e dall'opposizione interna al suo Paese, ma il 28 ottobre 2014 è divenuto il primo presidente bianco in Africa nell'era post apartheid.

L'economista di Cambridge divenne vice-presidente dello Zambia, quando Michael Sata vinse le elezioni nel settembre 2011.

I due sono stati alleati politici e buoni amici. Nonostante ci siano solo 40.000 bianchi nello Zambia su 13 milioni di abitanti, c'è stata poca sorpresa per la decisione di Sata di nominare un deputato bianco – anche se questo ha generato la possibilità per un uomo bianco di diventare capo di stato, come in effetti è accaduto.

Scott è molto popolare, ampiamente accreditato grazie al salvataggio dello Zambia da una crisi alimentare causata dalla siccità, quando era ministro dell'agricoltura nel 1990.

Tuttavia, egli ha ammesso che la sua elezione non è stata universalmente applaudita e accettata. Gli oppositori hanno citato il suo essere bianco come una ragione per cui non avrebbe dovuto ricoprire un'alta carica in un ex protettorato britannico che ha ottenuto l'indipendenza 50 anni fa.

«Non credo che Michael pensava che fosse una cosa razzista, ha solo pensato che fosse una buona idea», ha commentato Scott al Telegraph durante un'intervista nel 2012. «Sono stato coinvolto nella politica dello Zambia per lungo tempo, così come da ragazzino ho partecipato al movimento di liberazione».

Scott è nato nella città di Livingstone, accanto alle Victoria Falls, da padre scozzese e madre inglese.

Suo padre era emigrato in quello che allora era il protettorato britannico della Rodesia del Nord nel 1927, dove ha lavorato come medico, impegnato in politica nella lotta per i diritti africani, è stato anche un avvocato e editore di giornali.

Scott Junior è tornato in Gran Bretagna per studiare matematica ed economia al Trinity Hall di Cambridge. In seguito ha preso un dottorato in scienze cognitive al Sussex University ed è stato docente di robotica presso Oxford.

Politicamente Scott ha parlato della necessità di mantenere leader controversi, come il presidente Robert Mugabe dello Zimbabwe, all'interno della piega diplomatica piuttosto che isolarli.

Il governo guidato da lui stesso e da Sata si è impegnato inoltre a varare alcuni progetti infrastrutturali e a investire di più per la salute e l'istruzione.

Come vice-presidente, Scott ha svolto la funzione di intermediario tra il presidente popolarmente conosciuto come "King Cobra", e i suoi ministri.

«Essere vice presidente è difficile», ha detto al Telegraph nel suo ufficio a Lusaka. Infatti «Se sei troppo proattivo, rischi di sostituirti al presidente, ma se sei troppo inattivo, sei praticamente inutile», ha commentato Scott.

Scott ora vive con la moglie, Charlotte, in una farm fuori Lusaka, dove ha parlato del suo desiderio di godere di una pensione tranquilla tra gli alberi di frangipane. Come il defunto presidente, anche Scott è stato perseguitato da voci di problemi di salute, tra cui una che suggerisce che sia affetto da morbo di Parkinson.

Come vice-presidente, Scott ha dovuto preoccuparsi per la sua sicurezza personale – e quando è stato nominato presidente dello Zambia la questione è divenuta anche più urgente.11

Il 26 gennaio 2015 è stato eletto presidente dello Zambia, Edgar Lungu, del partito di sinistra chiamato Fronte Patriottico. Il presidente Lungu, annunciando il suo nuovo Consiglio dei ministri, ha detto di aver sostituito Guy Scott con Inonge Wina, ex ministra e presidentessa del Fronte Patriottico. Scott non poteva essere eletto presidente a causa della Costituzione, che prevede che il capo del governo abbia genitori nati in Zambia, mentre Scott come abbiamo visto ha origini scozzesi. Egli ha detto ai media locali che considerava il suo ruolo di presidente ad interim come esclusivamente cerimoniale e non vedeva l’ora di cedere il potere per «potersi godere il suo gin tonic».12

 

Simone De Andreis

 

 

 

1 Wilbur Smith, St. Martin's Paperbacks; Courtney Family, Book 1 edition (October 3, 2006).

2 DailyNation, 26 gennaio 2015.

3 Wilbur Smith, Biography & Bibliography.

4 White Anglo-Saxon Protestant.

5 Combattuta dal 11 gennaio al 4 luglio 1879. Cfr. Anglo-Zulu War, britannica.com. Gli Zulu sono un gruppo etnico bantu del gruppo Nguni, stanziato tra Repubblica Sudafricana, Malawi, Swaziland e Leshoto, treccani.it.

6 Wilbur Smith, Biography & Bibliography.

7 La battaglia di Isandlwana ebbe luogo il 22 gennaio del 1879 nei pressi dell'omonima montagna del Sudafrica orientale, nel corso della guerra anglo-zulu. Cfr. britannica.com.

8 La battaglia di Rorke's Drift fu uno scontro fra le truppe del Regno Unito e i guerrieri Zulu avvenuto fra il 22 e il 23 gennaio 1879 durante la guerra anglo-zulu. Rorke's Drift era un avamposto britannico in Natal, Sudafrica, situato vicino ad un guado naturale (o drift) sul Buffalo River. Cfr. britannica.com.

9 Treccani.it. Vedi anche CIA.gov.

10 The Telegraph, 28 ottobre 2014.

11 The Telefraph, 28 ottobre 2014.

12 The Telegraph, 26 gennaio 2015.


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276