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| Chiasso e Losone. Eventi interessanti nella prossima decade |
Con l'autunno l'attività a Losone alla fabbrica - come altrove - s'intensifica. In attesa della prossima inaugurazione, il 17 novembre con l'ampia personale di Fiorenza Bassetti, si segnalano per interesse tre eventi, di cui il primo in ordine di tempo è fuori dalla fabbrica.
Infatti questo sabato, dalle 21 all'una di notte, lo stabile ex Calida ospiterà IFDUIF, festival video davvero particolare. Esso è organizzato in concomitanza e collaborazione con la “Biennale dell'Immagine”, in corso a Chiasso e dintorni.
Ecco come viene descritto dal suo curatore, Silvano Repetto:
Cos'è l'invasione di una rassegna dedicata all'immagine? Il suono e la parola. La non-immagine che crea immagini della mente, dentro e non fuori.
Ogni suono, ogni parola, sono come uno stormo di pixel interiori, nel buio della camera oscura, sviluppano fotografie personali, invadendo gli occhi chiusi, passando dalle orecchie e dal cuore.
Artisti svizzeri, italiani, inglesi e giapponesi si soffermano sul potere invasivo della musica e della parola, nel buio.
Raccolti con sigla Minuta (www.minuta.ch), si stanno preparando all'invasione musicisti, scrittori, cantori e sperimentatori.
Il week end successivo la fabbrica ospiterà due eventi incentrati sulla musica tradizionale dell'India e sull'uso dei suoi strumenti.
Venerdì 10 alle 20:30 sarà possibile assistere al concerto del trio Dhoad Gipsies proveniente dal Rajasthan, lo stato settentrionale dalla cultura davvero peculiare, rispetto al resto del subcontinente indiano.
Il trio comprende uno dei protagonisti del documentario L'orchestra di Vittorio Piazza che tanto successo ha riscontrato in Piazza Grande durante il Festival internazionale del film di Locarno: Amrit Hussain. Questo virtuoso musicista ha saputo conquistare il pubblico della piazza per la sua simpatia e la bellezza della sua musica.
I Dhoad Gipsies vengono dal deserto del Rajasthan, nel Nord-ovest dell'India. Questa terra fu il regno degli imperatori, dei maharajas e delle loro corti. Il deserto del Thar è anche la culla dei gitani e di numerosi trovatori e musicisti che si muovono di città in città per divertire principi e cortigiani. È terra di profonde tradizioni musicali, trasmesse da padre in figlio da generazioni. Questi musicisti porteranno l'atmosfera e i colori tipici del rajasthan, unendo le culture zingare, indù e musulmane del Nord-ovest dell'India.
I Dhoad sono conosciuti anche in Svizzera e nel 2004 si esibirono al Paleo Festival di Nyon. Per ulteriori informazioni: www.dhoad.com.
Dopo aver goduto della loro musica, sabato 11 e domenica 12 sarà possibile anche conoscer meglio come vengono suonati strumenti fondamentali di questa cultura musicale: il sitar e le percussioni tabla, grazie a un workshop condotto da due componenti del trio, sempre a la fabbrica (Losone).
Il workshop è aperto a musicisti di qualsiasi livello interessati a conoscere l'affascinante mondo della musica indiana classica. Lo scopo del corso è di introdurre i partecipanti alla complessa struttura melodica e ritmica indiana, fatta di ritmi dispari, improvvisazioni, brani molto estesi e lunghi climax. Il corso sarà strutturato secondo i seguenti punti:
- l'ascolto dei raga (parti melodiche) e dei tala (parti ritmiche)
- il canto delle note tabla
- semplici esercizi di esecuzione con gli strumenti.
Il corso durerà 10 ore (5 ore sabato e 5 ore domenica). I partecipanti potranno scegliere se dedicarsi di più alle tabla o al sitar.
Orari: sabato e domenica dalle 10 alle 12 - pausa pranzo - dalle 13:30 alle 16:30.
Costo: 150 franchi
Termine iscrizioni: venerdì 3 novembre.
Per iscrizioni e informazioni: via telefono al +41 (0)78 746 08 64 o via mail a soergelp@gmx.net.
Gli insegnanti:
Amrit Hussain. Tra i più virtuosi suonatori di tabla del Rajasthan, Amrit fa parte dei Dhoad, gruppo che, attraverso le performance di musicisti e ballerini, gira il mondo per far conoscere le tradizioni musicali del Rajasthan. La sua è una famiglia di musicisti da sette generazioni e dai nonni ha ereditato la passione per la musica. Amrit è praticamente nato con le tabla: da piccolo il padre lo faceva addormentare parlandogli nella lingua delle tabla. Suona dalle 7 alle 12 ore al giorno e non c'è un genere musicale che riesca a metterlo in difficoltà.
Sarwar Khan. Anch'esso proveniente da una famiglia di musicisti rajasthana e membro dei Dhoad, Sarwar è un profondo conoscitore del sitar. Ha iniziato a suonare sin da giovanissimo con i fratelli. Sarwar si è esibito come solista in varie formazioni sia in India che in Europa.
Riccardo Lisi | ||||||||||
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276