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Poesia d'autore/ Rabindranath Tagore. Pionieri
(foto P. Garofalo)
(foto P. Garofalo) 
21 Marzo 2015
 

PIONIERI

 

Non potete più stare fermi

ad aspettare pazientemente?

L’inverno non è ancora finito!

Dai fianchi della strada a quale cenno

vi siete tutti alzati in canto?

O pazze viole, o deliranti mughetti,

a chi correte incontro

tanto ansiosi ed impazienti?

 

Voi siete la prima schiera

sulla via della morte

e non v’importa se il tempo è opportuno:
il vostro impeto sparge colori e profumi

di ramo in ramo

nella foresta.

Incitando ad alte risa

avanti a tutti sbocciaste:
numerosi siete caduti spezzati.

 

La primavera verrà in marzo

portata dall’alta marea

dell’aria di mezzogiorno.

Non siete stati a contare i suoi giorni,

innanzi nel tempo avete suonato il flauto.

Come potete giungere prima della notte

alla fine del cammino?

In pianto e riso spargeste sulla via quanto avevate.

 

O spensierati, o inconsiderati,

siete impazziti solo al suono,

ancora lontano, dei suoi passi.

Con la vostra morte, sulla polvere della strada,

avete steso un soffice tappeto all’Ospite che viene.

Non vi fermaste a guardarLo con i vostro occhi:

senza vederLo, senza sentirLo

caddero spezzati i vostri legami.

 

Rabindranath Tagore

Calcutta, 22 gennaio 1915 (da BalaKa)


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