Obḷ cubano
Ángel Santiesteban-Prats. El Dkano, un altro artista in carcere
24 Febbraio 2015
 

Non posso evitare di sentirmi toccato da tutte le ingiustizie contro l’essere umano, ma in particolar modo quando sono gli artisti cubani a subirle. In questo 2015, che è appena iniziato, dobbiamo già aggiungere un nome alla sempre più lunga lista di artisti incarcerati, come è accaduto al musicista Miakel Oksobo, El Dkano, in seguito a un torbido processo e una sentenza molto sommaria che mi ricorda molto la mia.

Questa volta, la polizia politica è ricorsa a una legge inesistente in qualsiasi altro luogo del pianeta, quella della “pericolosità sociale predelittuosa”, che i cubani conoscono popolarmente come “pericolosità”, e che è stata creata per incarcerare chi non lavorasse o non potesse giustificare il proprio sostentamento economico.

Il suo vero “reato” è il tema delle sue canzoni: critico verso il sistema totalitario.

L’artista che non compone odi alla dittatura è un nemico potenziale, e se ti apri al bisogno di essere onesto, allora invochi la festa del diavolo, e la tua vita si trasforma nel gioco di alcuni militari pagati per commettere inganni, ingiustizie e assassinii contro chi tiene loro testa.

Per Maikel Oksobo è iniziato il calvario nelle carceri cubane; speriamo che approfitti di questo tempo per scrivere delle righe in grado di portare pace alla sua coscienza, in definitiva, il suo unico reato.

Prisión Unidad de Guardafronteras. La Habana. Febrero de 2015.

 

Ángel Santiesteban-Prats

(da Los hijos que nadie quiso, 23 febbraio 2015)

Traduzione di Silvia Bertoli


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