Benedetto Della Vedova. Dopo il congresso si conclude la mia esperienza in Scelta Civica. Ecco perché
08 Febbraio 2015
 

Avevo presentato una mozione al congresso di Scelta Civica che si intitolava 'Per non sfasciare tutto', perché pensavo si dovesse gestire quel che era rimasto di Scelta Civica in modo unitario, coinvolgendo tutti a partire dai gruppi parlamentari, avere un presidente che non fosse membro di governo e ripartire da lì con un percorso politico sulla base degli ideali montiani, europei e riformatori, senza pretendere di trasformare Scelta Civica in un partitino leaderistico, perché sapevo perfettamente che questo avrebbe provocato una nuova divisione.

Ci ho provato, oggi sono andato al congresso, ma questa è la fine della mia partecipazione a Scelta Civica.

In più c'è un elemento chiaro: lo spazio per Scelta Civica che si fa partitino è di opposizione. Io invece penso che Renzi sia un leader efficace che sta lavorando per cambiare l'Italia con riforme importanti come la cancellazione dell'articolo 18 e, mi auguro, l'istituzione delle unioni civili. Io non sono e non entro nel Pd: lavoro perché tutti quelli come me che sostengono Renzi nel suo sforzo riformatore, che si sentono partecipi della maggioranza e che non sono del Pd partecipino a questo processo.

 

Benedetto Della Vedova

(dalla sua pagina Facebook, 8 febbraio 2015)


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