Diario di bordo
L'irriverente. Libertà d'espressione e sanzioni in Francia 
Che culo, meno male che viviamo in Italia... (!?)
Dieudonné en tournée (www.dieudosphere.com)
Dieudonné en tournée (www.dieudosphere.com) 
16 Gennaio 2015
 

Firenze – L'attore umorista francese M'bala Dieudonné è stato condannato da un tribunale di Parigi ad un'ammenda di 6mila euro per aver lanciato una raccolta di fondi via Internet allo scopo di pagare delle sanzioni precedenti comminate per reati d'opinione che aveva maturato durante i suoi spettacoli fortemente critici nei confronti del potere costituito e, soprattutto, contro l'ebraismo.

Che culo che abbiamo noi di Aduc. Meno male che siamo sudditi del regime italiano e non di quello francese, e che non ci è ancora possibile di essere cittadini di uno Stato federale europeo che, visto l'andazzo (anche e soprattutto post Charlie-Hebdo) e le maggioranze che potrebbero essere espresse, chissà quali norme avrebbe in merito.

Ci è capitato molte volte (e non crediamo che sia finita la “collezione”) di essere condannati da tribunali italiani per reati d'opinione, mai perché abbiamo diffamato o trattato male qualcuno (non è il nostro stile) ma “solo” perché abbiamo sempre concesso (e continuiamo a concedere) i nostri spazi web per il libero confronto tra i navigatori della Rete, confronto talvolta non gradito da qualcuno spesso poi giudicato malfattore per il proprio operato nel mondo dell'economia dei consumi. E quando ci sono state comminate delle sanzioni economiche, siccome siamo autofinanziati e rifiutiamo ogni tipo di finanziamento pubblico, con l'umiltà che caratterizza noi e il fatto in sé, mettiamo sul web il nostro cappello e invitiamo i navigatori sensibili a darci un obolo, ed evitare di farci finire dietro le sbarre per non aver onorato la specifica sentenza. Finora -grossomodo- abbiamo avuto riscontro da diversi navigatori sensibili. Ci è quindi andata bene. Ma se dovessimo sottostare al diritto francese invece di quello italiano, il nostro civico mendicare non sarebbe stato possibile. Che culo!

Noi di Aduc siamo convinti federalisti europei, cioè vogliamo un'Europa unita non solo nei mercati, ma anche -sempre in forma federale, modello Usa- nei diritti e nella politica. Dovremmo desistere di fronte al terrore che ci investe dopo la scoperta di questa aberrante norma francese sulla questa civica via web? …Se questo fosse il prezzo da pagare per questa Europa auspicata, diciamo che saremmo disponibili a pagarlo, pur impegnandoci da subito per far decadere norme così limitative e liberticide della “libertà di colletta”.

E comunque, la Francia dei lumi, quella di Voltaire, etc. etc. ci delude, ed è sintomatico che ci tocca evidenziarlo proprio nella difesa di quelli che hanno pensieri e parole (come Dieudonné) diversi dai nostri... ma questa sintomaticità è tipica della cultura dei lumi... ma oggi la società dei lumi per eccellenza che sta combinando... che succede? Forse è la globalizzazione? O -come dicono in molti- è sempre colpa degli americani... o perché le stagioni non sono più quelle di una volta...?? Vedremo, noi ci siamo. E anche se i lumi stanno diventando sempre piu un lumicino, faremo come i custodi della fiamma olimpica.

 

Vincenzo Donvito, presidente Aduc


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