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János Bihari, l'incanto meraviglioso di un violino Rom
31 Dicembre 2014
 

János Bihari (Nagyabony, 21 ottobre 1764 – Pest, 26 aprile 1827) fu un compositore e caposcuola Rom nell'arte di suonare il violino, fra i fondatori dell'Accademia di Musica Romani e del verbunkos, musica per danza assai popolare in Ungheria dal XVIII secolo. Bihari, figlio d'arte, perché anche suo padre era un rinomato violinista, ci ha lasciato ben 84 composizioni di verbunkos. Il genio di questo grande musicista sbalordì i contemporanei soprattutto per l'interpretazione al violino, tanto che Franz Liszt definì “magico” il suo strumento, “capace di emozionare l'ascoltatore fino alle lacrime”. Bihari era, al suo tempo, una vera stella del concertismo internazionale, tanto che poteva permettersi agi e lussi di ogni genere, vestiti costosi e servitù. Suonò per i potenti del suo tempo, fra i quali l'imperatore d'Austria. Nel 1824 subì un infortunio alla mano sinistra e il suo virtuosismo ebbe un progressivo declino. Presto fu sul lastrico a causa dell'elevatissimo tenore di vita e dalla sua scarsa propensione al risparmio. Morì in miseria a Pest, all'età di 62 anni, ma la sua scuola darà un contributo determinante all'evoluzione dell'interpretazione violinistica. (Roberto Malini)


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