Laboratorio
Daniele Dell'Agnola. Baciare non č come aprire una scatoletta di tonno 
A “Milano book city” e nelle scuole
11 Novembre 2014
   

Il romanzo è appena uscito nelle librerie, con una bella storia umana alle spalle, anche se rimane una fiction, ambientata in una Svizzera italiana possibile. Dell'Agnola è impegnato in questo autunno in una piccola tournée italo-svizzera, con dieci presentazioni tra ottobre e inizio dicembre.

 

 

Cari lettori,

vi segnalo che giovedì e sabato il romanzo Baciare non è come aprire una scatoletta di tonno sarà presentato a Milano Book City. L’incontro di giovedì è riservato agli studenti delle scuole superiori, mentre sabato 15 novembre, alle 19:00, il progetto sarà illustrato alla Fondazione Piero Portaluppi, Via E. Morozzo della Rocca 5, Milano.

Giovedì 20 novembre (Tesserete, scuole medie) avrò il piacere di dialogare con i ragazzi di quarta media, grazie all’invito della libreria Voltapagina, mentre il 3 dicembre sarò al Mercalibro di Bellinzona, nei pressi del Museo in erba, dalle 14:00. L’ultima serata per il 2014 è prevista il 12 dicembre, con letture tratte dal romanzo curate da Cristina Zamboni e una serata moderata da Reto Ceschi, alla Bibliomedia di Biasca (ore 20:30). Nel 2015 riprenderanno gli spettacoli dei ragazzi.

Inoltro la nota dell'editore, la foto dei ragazzi del gruppo teatro e vi saluto cordialmente,

 

Daniele Dell'Agnola

 

 

 

Baciare non è come aprire una scatoletta di tonno

Nota sul progetto

 

Daniele Dell'Agnola, narratore e fisarmonicista, docente alla SUPSI di Locarno dove insegna narrazione, scrittura alle/ai future/i docenti delle scuole elementari, lavora da 15 anni nelle scuole medie. Dalle esperienze vissute a contatto con gli adolescenti ha tratto spunto per scrivere un romanzo dove si racconta la storia di una giovane supplente confrontata per la prima volta con allievi quindicenni, colleghi, genitori. Baciare non è come aprire una scatoletta di tonno, divertente e pungente, oscilla tra il “dentro” e il “fuori” dalle mura scolastiche, cercando di restituire la ricchezza di una professione che permette di incontrare giovani spesso splendidi, alla ricerca di una propria identità. È diventato anche uno spettacolo teatrale interpretato da adolescenti, ma anche una lettura scenica tradotta in francese e tedesco, portata sul palco da attori professionisti.

Si tratta di un percorso iniziato nel 2009 nella scuola svizzera, e vissuto dall'autore con grande passione. Il libro è stato pubblicato dopo cinque anni dalla sua prima stesura, proprio perché la progettualità attorno a questa storia non accennava ad affievolirsi. I ragazzi che nel 2009 avevano 13 anni ora si sono costituiti come associazione, portano avanti lo spettacolo e hanno nuove idee per nuove iniziative culturali nel Cantone Ticino, dove non mancano situazioni di disagio. La compagnia internazionale Masks on stage (Montpellier, Francia), formata da attori che recitano in più lingue e provenienti da diversi paesi europei, sono costantemente in contatto con l'autore, per ideare incontri tra giovani che amano il teatro. (Infinito Edizioni, Modena)


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