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Vetrina/ Maria Lanciotti. La ballata del monsignore
23 Settembre 2014
 

La ballata del monsignore

 

Vi giuro monsignore

che io vi servirò

con tutto quel che sono

con tutto quel che ho

vi giuro monsignore

che io vi servirò.

 

In campo generale

ricorda il giuramento.

 

Scatenerò la guerra

ricuserò ogni tregua

difenderò l’onore

del mio solo signore

vi giuro monsignore

la mia obbedienza cieca.

 

In campo generale

me lo dovrai provare.

 

L’esercito è un sol uomo

che vive per morire

e crede senza capire

al mio comandamento

vi giuro monsignore

la loro fedeltà.

 

In campo generale

il sangue scorrerà.

 

Con tutte le mie forze

con tutto il mio ardimento

io condurrò l’armata

al giusto compimento

chi offesa vi recò

cara la pagherà.

 

In campo generale

me lo dovrai gridare

 

I campi sono arsi

sono vuoti i granai

ringhia la fame nera

feroce è la mia gente

azzannerà il nemico

il suo sangue berrà.

 

In campo generale

vige la crudeltà.

 

Il profeta l’ha detto

che la vittoria è nostra

l’ha detto alla finestra

dell’arcivescovado

incatenato al ceppo

del corvo ammaestrato.

 

In campo generale

non scendono i profeti.

 

Questa è la terra nostra

strappata alla barbarie

questa è la terra bella

tutta da seminare

vi giuro monsignore

l’assedio spezzerò.

 

In campo generale

risplendono gli eroi.

 

Orsù lanciate l’ordine

non tengo più le fila

sarà un’azione rapida

li sbraneremo vivi

e qui vi porteremo

ossa incrociate e teschi.

 

In campo generale

che siano sparsi i resti.

 

Si nutrirà la terra

dei corpi massacrati

nessuna fossa e croce

per quegli irrispettosi

che l’ordine ecclesiale

non vollero accettare.

 

In campo generale

il grano crescerà.

 

Maria Lanciotti


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
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