Tu, alla mia pochezza, Angelo
di stima e tenerezza.
So chi ti manda: Chi non vuole
che la corda
tenda alla massima tensione…
dopo di che resti
lo strappo
e il grido e il pianto e il previsto
“Pietà Signore mio, pietà Signore”.
Eccoti già pietà,
già, tu, risposta
di Somma tenerezza e di riguardo
a questa mia pochezza.
Tu la scovi
nell’angolo e la rendi preziosa
preziosa come lievito all’impasto
del pane che serve quotidiano.
Ambra Rizzati