Prodotti e confezioni [08-20]
Vetrina/ Patrizia Garofalo. Forse una cecità, la mia
08 Agosto 2014
 

“La nostra terra è impastata più di morti

[che di vivi”

la tua voce sopra l’orrore

dipinge di versi sentieri

indica la strada del rifugio.

E la luce che colora i tuoi tramonti

addolcisce il sole cocente e la deriva

[dei naufraghi,

corpi sventrati dagli uomini

che li vollero servi di regalità spodestate.

 

Avverto una velatura pesante

scendermi negli occhi.

Mi appare lontano oggi

il mio declinare sentimenti d’amore

ma resto appesa al tuo dirmi del mondo

 

Forse una cecità, la mia, voluta ma non desiderata?

 

Patrizia Garofalo, testo e foto


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