Il mortaio
Apicoltori in difficoltà per la Varroa. Un utile incontro a Chiuro
Silvia Fiorina e Pier Antonio Belletti
Silvia Fiorina e Pier Antonio Belletti 
09 Luglio 2014
 

Un vampiro si aggira per le culle… degli alveari. I tecnici dell’APAS prevedono che il terribile parassita Varroa destructor (anche il suo nome è un programma) avrà quest’anno un impatto ancora più forte sugli alveari. Una situazione che sembra essere comune a tutto il territorio nazionale. In Valtellina però c’è un pericolo in più, dopo una deludente stagione produttiva, qualcuno può essere invogliato a ritardare i trattamenti necessari al controllo del malefico acaro per cercare di prolungare la raccolta di pregiato miele di alta montagna.

L’A.P.A.S. - Associazione Produttori Apistici della provincia di Sondrio, come è consuetudine, ha dedicato il numero estivo della propria rivista al Piano di Lotta alla Varroa ed ha inoltre organizzato, come ogni anno, per i propri associati ed amici, un incontro monografico dedicato a questo tema. Grazie alla competenza, simpatia e doti di comunicazione del prof. Pier Antonio Belletti e alla perfetta organizzazione della dott.ssa Silvia De Palo gli apicoltori della Valtellina, ma anche amici e colleghi delle province limitrofe hanno, lunedì 07 luglio, gremito l'Auditorium del Comune di Chiuro g.c.

Il prof. Pier Antonio Belletti, ricercatore di punta nel settore apistico era accompagnato da Lombardo, professionista e vice Presidente del Consorzio Apistico di Gorizia. La prolusione e le note conclusive dell’incontro sono state tenute dalla dott.ssa Silvia Fiorina, medico veterinario dell’ASL di Sondrio, professionista con ottime competenze apistiche poiché è un ambito che segue, oltre che per lavoro, anche per passione personale.

L’incontro è stato l’occasione per effettuare una carrellata a 360° sui prodotti, sulle tecniche apistiche, sulle modalità di prevenzione e contenimento dello sviluppo della popolazione del parassita, sui test più adeguati per il monitoraggio e sulle tempistiche di intervento.

Uno degli aspetti più interessante di questo incontro è stata la partecipazione e la coesione che il settore e l’apicoltura valtellinese sanno dimostrare. Le problematiche apistiche spesso trascendono le singole realtà produttive e devono essere affrontate in modo coordinato e con spirito di collaborazione e condivisione. Obiettivi, per la nostra Associazione, particolarmente importanti.

 

Giampaolo Pamieri

www.apicoltori.so.it



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