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Una bella serata di teatro civile all’Artemisio GMV
18 Giugno 2014
 

Velletri – Giovedì scorso, 12 giugno, è stato rappresentato al Teatro Comunale lo spettacolo sulla strage della stazione di Viareggio: Non c’è mai silenzio. Erano presenti tra il pubblico parenti delle vittime, l’Associazione il mondo che vorrei e l’Assemblea 29 giugno, che lottano da anni nei tribunali e altrove perché sia fatta giustizia e ché i veri responsabili paghino per le loro responsabilità.

Dopo Dante De Angelis che ha introdotto la serata dando informazioni sulla strage e sugli sviluppi attuali dei processi, è intervenuta la madre di una delle vittime, il cui eloquio di forte ed asciutta intensità civile ed emotiva ha dato il senso non solo della lotta ma direi anche dello spettacolo, tutto toscano (oh meraviglia di questo nostro paese!). Spettacolo tagliente, caustico, senza eccessi patetici, o eccessive sbavature spettacolari. Semplice ed incisivo. Incidendo nella nostra mente la semplicità e la bellezza della vita di ognuno di noi, a maggior ragione quando siamo violati, o sopraffatti dalla morte a causa di responsabilità o irresponsabilità del potere, di chi può, di chi doveva o non ha fatto quanto occorreva per salvaguardare la ricchezza di queste vite miseramente trapassate.

L’aspetto quotidiano, giornaliero casalingo, di queste vite raccontate nei tratti dell’intimità familiare, non concedeva nulla al patetico, e poco alla spettacolarità della scena, neanche negli accompagnamenti musicali a cura di Matteo Ceramelli lo spettacolo debordava oltre quel limite poetico della semplicità. Si stabiliva così con gli spettatori una simbiosi e partecipazione alla poesia della vita così brutalmente spenta, ed un compianto intimo e ricco di riflessioni che dava una forza tranquilla ad ognuno.

Tutto questo grazie alla sensibilità e bravura dell’attrice ed autrice, Elisabetta Salvatori. Un approccio artistico molto originale ad un argomento difficile ed ostico alla rappresentazione. A volte anche il Teatro di impegno civile si avvita negli effetti teatralizzanti che ne banalizzano i contenuti. Nel caso di Non c’è mai silenzio si è assistito ad un originale percorso teatrale sulla scia della semplicità, dell’antiretorica dei contenuti, e dell’asciuttezza delle espressioni. Proprio una bella serata. Molto civile, molto teatrale, molto solidale e molto umana.

 

Teatro di Terra


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