Diario di bordo
Sondrio. I parlamentari 'valtellinesi' tacciono: tutto-va-ben, madama-la-marchesa? 
Legalità nel Tribunale e rispetto dello stato di diritto
02 Giugno 2014
 

Oggi è trascorso esattamente un mese da quando alcuni cittadini, esponenti di associazioni politiche o di promozione sociale, hanno inoltrato una lettera – a proposito di «una situazione di estrema gravità» (così scrivono) – ai cinque parlamentari di origine valtellinese. La missiva è stata ripresa e resa pubblica nell'edizione di maggio del mensile 'l Gazetin.

A tutt'oggi, come ci riferiscono i sottoscrittori, non è pervenuto cenno di riscontro da parte di alcuno degli interlocutori, nemmeno un cortese “Cari cittadini e cari elettori, guardate che vi sbagliate: le cose non stanno così”... Non ci sono problemi, per quanto riguarda la giustizia, in Valtellina come nel resto del paese?

Riproponiamo qui il documento, a pro-memoria dei parlamentari ed è forse di buon auspicio farlo nel giorno della Festa delle Repubblica, impegnandoci a far conoscere ogni risposta che dovesse giungere (magari, chissà, tenuto conto della concomitanza con le elezioni europee e amministrative, conseguenti impegni etc., 30 giorni son risultati insufficienti o han fatto accantonare solo momentaneamente la questione).

 

 

Ai rappresentanti valtellinesi eletti nella XVII legislatura:

»» Sen. Jonny Crosio

»» Sen. Mauro Del Barba

»» Sen. Benedetto Della Vedova

»» Sen. Giulio Tremonti

»» On. Gianni Farina

 

Scriviamo queste poche righe per portare alla vostra conoscenza una situazione di estrema gravità, quella legata al rispetto della legalità e dello stato di diritto in provincia di Sondrio, a partire dal Tribunale stesso.

Il caso più emblematico è quello del “fallimento Gianoncelli”: un procedimento, dichiarato in assenza dei necessari presupposti, che dura da ben 16 anni e durante il quale è stato approvato un unico piano di riparto per i creditori per l’esiguo importo di soli 36.125 € (a fronte di incassi molto più consistenti). Tutti i restanti introiti, a oggi esauriti, sono stati utilizzati per coprire una serie di spese di procedura e spese legali impossibili da riferire in poche pagine.

All’interno di questa vicenda, che – a nostro avviso – non ha avuto la giusta eco mediatica sulla stampa locale, va segnalato anche il caso de l Gazetin, mensile di cronaca civile, fortemente penalizzato perché, a differenza delle altre testate valtellinesi, ha riportato, fin dall’inizio, la cruda verità dei fatti sull’intera vicenda. Per questi motivi il giornale ha già collezionato diverse condanne, anche in via definitiva, a seguito di querele sporte dal Giudice dr. Fabrizio Fanfarillo – per un articolo del 2004 e una vignetta del 2008 – e dal curatore fallimentare dr. Marco Cottica per articoli del 2000-2001.

Nel corso degli anni sono state promosse interrogazioni parlamentari da parte di deputati e senatori radicali e segnalazioni sono state inviate al ministro della Giustizia e al Consiglio Superiore della Magistratura, anche in relazione alle gravi possibili incompatibilità di giudici e avvocati, alle astronomiche parcelle, all’archiviazione di numerose scomode denunce rimaste a tutt’oggi senza esito.

I Radicali di Sondrio sono impegnati fin dal 1987 sul fronte del rispetto della legalità sul territorio. Oggi chiedono la vostra attenzione, in virtù del comune legame che ci unisce alla nostra provincia, per contribuire ad assicurare il funzionamento del comparto giustizia e i diritti fondamentali dei cittadini valtellinesi. In particolare gradiremmo conoscere la Vostra disponibilità a esaminare – ai fini di eventuale sottoscrizione – il testo di un'ulteriore interrogazione parlamentare che stiamo predisponendo su tutta la vicenda.

Con l’occasione vi ricordiamo anche la scadenza del 28 maggio, termine ultimo fissato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per porre fine alla tortura praticata nei confronti dei detenuti ristretti nelle nostre carceri. Riteniamo inaccettabile che le questioni poste dal Presidente della Repubblica con il suo messaggio alle Camere dell’8 ottobre scorso siano rimaste finora inascoltate. Amnistia e indulto sono l’unico provvedimento strutturale in grado di interrompere immediatamente la mancanza di legalità perpetuata nei nostri penitenziari e di accelerare i tempi della giustizia, perché anche sulla giustizia “ritardata” (che è giustizia negata) abbiamo un fardello pluridecennale di condanne europee. Per questo vi chiediamo un impegno concreto per mettere in atto quei provvedimenti legislativi necessari ad adempiere quanto richiesto dalla Corte di Strasburgo con la sentenza Torreggiani, ovvero rimuovere le cause strutturali e sistemiche del sovraffollamento carcerario che generano i trattamenti disumani e degradanti nei luoghi di pena, in violazione dell’art. 3 della Convenzione Europea (tortura).

 

In allegato il volantino Legalità nel Tribunale di Sondrio

 

Sondrio, 2 maggio 2014

 

Giovanni Sansi (per Radicali Sondrio)

Franco Gianoncelli (presidente Avanti Diritto)

Claudia Osmetti (Comitato nazionale di Radicali Italiani)

 

(da 'l Gazetin, maggio 2014
» ABBONAMENTO15,00)

 

 

Illustrazione: Giorgio Napolitano

#VoglioUnaRepubblica ke il presidente sia degno di dire alle Camere la Corte europea ci ha condannati x diritti umani (Raffaele Rossi, tw 02/06/2014)


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