Oblň cubano
Gordiano Lupi. Del mio destino... 
E del mio disincanto per Yoani Sánchez
08 Maggio 2014
   

Il mio destino è di essere attaccato, qualunque cosa dico. Non sto dicendo niente più di quel che penso. Da sempre. Non dico che Yoani è pagata dalla Cia, dico che da sempre – lo sanno tutti – gli USA mandano avanti un fondo per finanziare la democrazia nei paesi che – secondo loro – non ce l'hanno. Questo è un vizio di fondo che impedisce di distinguere la dissidenza vera dalla dissidenza interessata. A oggi, molte mie esperienze di vita, non mi fanno più credere nella dissidenza che manda avanti Yoani. Stupiti? Pure io lo sono. Ho dedicato SEI anni della mia vita a questa donna. Non solo. Io e mia moglie non possiamo più andare a Cuba, per aver creduto in lei. E lei – in compenso – va e viene da Cuba, fa la spola con Miami e con la Spagna, ha un'agente in Italia che valuta cosa le conviene (economicamente) fare. Ora, io credevo a un'idea, non ai soldi. Lei – invece – crede solo al Dio denaro. Per questo motivo mi dissocio totalmente da Yoani Sánchez. Per sempre. E mando al macero i libri che ho scritto su di lei. Sono stato uno sciocco.

Con questo non voglio dire che sono castrista e che approvo il Granma e quel che dice Raúl Castro. No davvero. Resto critico. Ma la mia è una critica costruttiva, da Gordiano Lupi, non da membro della destra più becera che parla da Miami. La mia critica al sistema cubano resta quella di sempre, ma non al fianco di chi crede che il solo valore nella vita sia il conto in banca!

 

Gordiano Lupi


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