Diario di bordo
Comunali: Discriminazione o dissidio politico, la “civica” Rinnova Tirano perde Tshimanga 
Claudia Osmetti su “Libero” di oggi e la posizione ufficiale della lista
26 Aprile 2014
 

Democratici sì, ma con i candidati degli altri. A Tirano, in provincia di Sondrio, il Pd non vuole presentare in una lista di centrosinistra per le prossime elezioni amministrative Vicky Tshimanga (foto), medico pneumologo che dal 1985 lavora in un ospedale del luogo. Il motivo? Presto detto: Tshimanga non è nato a Tirano. Per la verità non è nato nemmeno in Valtellina e, a essere pignoli, neppure in Italia. Sulla sua carta d’identità, alla voce “luogo di nascita” c’è scritto Congo, e tanto basta – pare – per escluderlo dalla vita politica locale. Nonostante sia un cittadino italiano che da anni risiede e vive in quella provincia.

A denunciare la situazione è stata la sezione Sel di Sondrio che ha parlato, senza troppi giri di parole, di discriminazione e razzismo. Tshimanga, un cinquantenne di colore che solo l’anno scorso era candidato alle elezioni regionali proprio col partito di Nichi Vendola e che a questa tornata si preparava a scendere in campo sempre sotto la bandiera di Sinistra ecologia e libertà, però prende le distanze da questa motivazione. In paese lo conoscono un po’ tutti e secondo lui è proprio questo che ha giocato a suo sfavore.

Così quando ha chiesto spiegazioni per il mancato inserimento del suo nome nella lista “Rinnova Tirano” si è sentito rispondere: “Il paese è piccolo e la gente vota per gli amici e per i parenti”. Come a dire: ci dispiace, ma è tutta strategia e, visto che candidare chi non è nato qui è controproducente, meglio se resti fuori.

Un chiarimento che ha convinto poco il medico congolese fin dall’inizio. E infatti con quella risposta il tira e molla era appena cominciato. Già, perché solo tre giorni dopo questa esclusione qualcuno ci deve aver ripensato. Così il dottore di Sel è stato richiamato: ripensaci-c’è-posto-anche-per-te. Ma la proposta è durata il tempo di un rapido calcolo politico. Difatti, passata neanche una manciata di giorni, a Tshimanga è arrivato il no definitivo, complici i veti sollevati da esponenti locali del Pd e del Movimento5Stelle. Considerazioni di carattere personale, si sono affrettati a far sapere gli interessanti, ma che nella pratica hanno impedito al congolese di presentarsi.

E dire che della lista “Rinnova Tirano” Tshimanga era uno dei fondatori. Anzi, ci lavorava dal settembre scorso e aveva portato il suo contributo per allargarla fino a comprendere una cinquantina di persone, inclusi ex consiglieri di minoranza del Partito democratico. Che come ricompensa finale hanno fatto in modo di escluderlo dalla corsa.

Insomma, pare che tra alcuni democratici valga lo stesso principio delle presidenziali americane: quello che conta è il luogo di nascita. Peccato però che, nel caso valtellinese, si tratti di una decisione interna che fa pensare a una misura ad personam più che a una decisione strategica. Tanto che la segreteria regionale del Pd sembra non essere a conoscenza dell’intera situazione: «Non ne so niente» ha commentato Alessandro Alfieri, segretario dei democratici lombardi «ma mi sembra strano che si parli di discriminazione: noi siamo sempre stati aperti su questi temi. Probabilmente ci sono altre ragioni, di natura politica».

Una posizione tutto sommato condivisa anche dal diretto interessato. «Io non parlo di razzismo, non credo che la questione sia da porre in questi termini», ha dichiarato ieri Tshimanga che, ad ogni modo, a far passare sotto silenzio la vicenda proprio non ci sta. «I motivi che mi hanno escluso dalla lista sono politici: è il classico metodo alla Pd di metterti fuori gioco», ha proseguito. «Siccome io sono abbastanza conosciuto e avrei potuto portare un buon numero di voti, voti di Sel però non del Pd, hanno preferito usare questa scusa della “tiranesità”, come l’ho definita io, per poter presentare una lista senza di me».

«Solo pochi giorni fa ho ricevuto un messaggio privato su Facebook da parte della segreteria del Pd di Tirano, ma nessuno ha mai preso una posizione ufficiale sulla vicenda», ha fatto sapere Tshimanga che nei giorni scorsi ha rifiutato, per onestà intellettuale, di entrare a far parte di un’altra lista. Anche se non ha perso l’occasione per mandare una frecciatina a tutti quei democratici che in “Rinnova Tirano” proprio non l’hanno voluto: «la proposta era di sinistra, stavolta».

 

Claudia Osmetti

 

 

(Morbegno, Red.) – Sulla vicenda è stato diffuso lo scorso 22 aprile un comunicato ufficiale della lista “Rinnova Tirano”, nel quale così si spiega la frattura:

«Vicky Tshimanga con presa di posizione all'interno del gruppo ha voluto rimarcare la propria appartenenza partitica a SEL e la necessità che lo stesso partito fosse rappresentato nella lista elettorale dimostrando non l’amore per Tirano ma l'interesse personale e di un partito. Questa presa di posizione, singola e unica all’interno del gruppo, non sarebbe stata tollerata da parte di nessuno in quanto il gruppo Rinnova Tirano, composto da cinquanta persone, ha come caratteristica fondante la volontà di agire senza condizionamenti partitici e di essere il più possibile rappresentativo dei cittadini».

«La scelta di non includere in lista Vicky Tshimanga, peraltro successiva alla formalizzazione di dimissioni da parte dello stesso, è stata mia scelta personale», conclude Franco Spada, candidato Sindaco della formazione, «fatta in piena autonomia al fine di garantire l’assenza di interferenze da parte dei partiti e nel contempo rappresentare simbolicamente la nuova modalità di concepire la politica espressa dal Gruppo Rinnova Tirano. La mia figura di candidato Sindaco, non espressione di partito, è garanzia che questa caratteristica venga sempre conservata».


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276