Prodotti e confezioni [08-20]
Conversazione a tre voci: Alba Donati, Sandra Vergamini, Marisa Cecchetti
26 Aprile 2014
 

Un incontro tra scrittrici, presso il centro culturale Agorà di Lucca, all’interno del progetto voluto dall’Assessorato alla Cultura del Comune, “Femminile plurale… ed anche un po’ maschile”, volto a dare visibilità e valorizzare i talenti femminili lucchesi, pur senza esclusione delle rappresentanze maschili. Pubblico partecipe, coinvolto dalla lettura di numerosi testi poetici.

 

 

 

Alba Donati, originaria di Lucignana, piccolo paese della Garfagnana, vive a Firenze dove lavora in ambito editoriale e letterario, dopo esperienze con Rai 3, Rai Radio 3 e presenza con rubriche di poesia sulle pagine culturali di varie testate giornalistiche. La dimensione familiare, la continuità degli affetti, nei suoi versi si affiancano ai momenti più drammatici della nostra storia e del nostro presente.

 

Notte di San Lorenzo

 

Dormite insieme nello stesso letto

con i vostri ottant’anni di differenza,

del mondo non sappiamo più niente:

non ascoltiamo i telegiornali

né tantomeno compriamo un giornale,

abbiamo scelto il silenzio, l’accadere del giorno,

lo spazio intorno alla nostra casa.

 

Se c’è da andare in farmacia, andiamo

se c’è da andare alla posta, anche

ma per il resto abbiamo deciso

di coprire a grandi passi il selciato

davanti alla porta e di salire e scendere

le scale tante volte per prendere e portare.

 

Poi quando vengo a dormire vi separo:

ti metto nel letto piccolino e io prendo

il tuo posto nel letto matrimoniale.

Salgono gli spiriti dalla stanza

attratti dalla mancanza di rumori,

anche un’aria stellata avvolge le mura

e noi veleggiamo tutta la notte,

tu alla ricerca della Strega Malefica,

io di te, e tua nonna di te, di me e del suo primo

amore

 

[in: A. Donati, Idillio con cagnolino, Fazi ed 2013]

 

 

 

Sandra Vergamini, torinese, nel 1978 si è trasferita con la famiglia in Garfagnana, dove vive e lavora. La lettura, scoperta precocemente, è stata per lei rifugio e consolazione. Ha iniziato a dedicarsi alla poesia grazie ad importanti incontri culturali ed umani.

L’assenza è un elemento trasversale delle sue liriche, sia come elaborazione del dolore della prematura perdita della madre, sia come richiamo alla attenzione ed alla tenerezza.

 

Mi sorprende

 

Mi aggiro in certi giorni

come un animale in gabbia

è la tua voce che mi manca

come un buco sul fondo del respiro.

 

Riassetto le ragioni

e tutti i piccoli sorrisi stanchi

sobbalzo ad ogni svolta del pensiero

ed ogni gesto è storia

girato senza scena del ritorno.

 

Mi sorprende sempre arresa la sera

e a passi cadenzati e lenti

entro strisciando nella tua notte.

 

[in: S. Vergamini, Il tenero peso dell’ombra, Lepisma ed. 2011]

 

 

 

Marisa Cecchetti, pisana, vive a Lucca da più di trent’anni, dopo un periodo trascorso in Emilia con la famiglia. Per la critica letteraria ha collaborato con varie testate giornalistiche, con Stilos, ed attualmente con Atelier, Tellusfolio e vari siti web. Pubblica poesia e prosa. Ha tradotto il poeta del Botswana Barolong Seboni.

 

Ragazzino

 

Ragazzino non avrà vent’anni

libero nell’aria

a torso nudo sopra il tetto

di mezzogiorno,

-fortuna se la madre non lo vede

sul posto di lavoro.

Come a figlio

-io che lo osservo

dal tavolino-

metti il cappello” vorrei dire

proteggiti la pelle

guarda dove poggi il piede”.

Sollevo anch’io le spalle

un po’ dolenti

dalla tastiera

vedo il suo sguardo

dentro la mia stanza

mi chiedo se nel sole lui m’invidia

o mi compiange,

se gli ricordo un banco non amato

o una possibilità

mancata.

Libere tornano le dita

sulla tastiera, come il mio pensiero

che amaro contempla il privilegio.

 

[in: M. Cecchetti, Cantieri, Del Cerro ed. 2007]


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