Archeologia editoriale
Vincenzo Cardarelli. Lettere ad una adolescente (1983)/ 17.
Vincenzo Cardarelli con Delia Scala
Vincenzo Cardarelli con Delia Scala 
17 Aprile 2014
 

Casa Obici, Riva degli Schiavoni

Venezia, 4.V.1939

 

Cara Mary, aspettavo la sua lettera e temevo di non riceverla. Adesso sì che avrei bisogno di lei se fosse a Venezia! Di lei, mia amica antica e piccola amica. Si ricorda come ci conoscemmo sulla spiaggia di San Remo? Io ero allora innamorato come lo sono ora e in una situazione identica a quella in cui mi trovo adesso. Non rida di questa confessione che le faccio e cerchi di ascoltarmi sul serio. Se passeggiando sulla riva di un fiume sentisse gridare “aiuto” forse lei riderebbe? Un mese fa io stavo al caffè come dice lei. Adesso non sono più né in cielo né in terra e vorrei essere a mille miglia lontano da Venezia. Mi vergogno un po’, ma dentro di me ci dev’essere un’inesauribile melanconia. Nessun mio amore è stato mai respinto. Mi posso dire un uomo fortunato. E tuttavia se d’un male dovrò morire sarà proprio del mal d’amore.

Non le importi di sapere nulla. Sappia solo che il suo vecchio amico è in procinto di scappare da Venezia per colpa di una ragazza che ha avuto il ghiribizzo d’innamorarsi di lui e il potere, in conseguenza di farlo cuocere al punto che un carciofo messo a friggere nell’olio e arrotolato non potrebbe essere più cotto. Sappia che la mia barca è in secca di nuovo. Che non soltanto io, ma tutto il mio destino ne soffre, proprio nel momento più inopportuno e quando (non) me lo aspettavo. Quale fortuna per me se lei fosse qui!

Ma è meglio che io non insista su questo argomento e, non potendo dire né occuparmi di altro, la lascio sotto l’impressione di questa lettera esplosiva e inattesa, con preghiera di tenersela per sé e di stracciarla come si straccia una cambiale pagata.

Colla sua fotografia e colla sua lettera le giuro che anche nelle condizioni in cui mi trovo è sceso qualche riposo nella mia anima. Se potessi vederla! Come ben intende io deliro. Infatti credo di avere la febbre.

Sst! Per carità. Non dica nulla ad Achille. Certe cose possono capirle solo le donne.

E mi ricordi e mi voglia bene; ma si sbrighi a rispondermi perché, da un momento all’altro, io sarò schizzato chissà dove.

A Milano dice lei? Ma ci vogliono quattrini. E in questo momento sono anche in bolletta.

Grazie di tutto, cara Mary. Stia bene e non prenda in giro il suo disgraziatissimo pedagogo,che non ci ha colpa.

 

Vincenzo Cardarelli

 

 

17 – segue


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