Diario di bordo
Marco Lombardi. À la guerre comme à la guerre
05 Marzo 2014
   

Matteo Renzi ha espresso il suo apprezzamento verso la scelta dell'ex sottosegretario Gentile, tornato alla veste di senatore. Ma quale esempio dà il premier alla sua squadra di governo? Attualmente egli riveste la doppia carica, forse unica al mondo, di Presidente del Consiglio e sindaco di una grande città. Una volta sciolta la riserva dell'incarico ricevuto da Napolitano, infatti, non ha pensato di dimettersi, nonostante l'evidente incompatibilità. Ci ha dovuto pensare il Consiglio comunale di Firenze, il cui presidente, membro dello stesso partito di Renzi e da poche ore nominato da questo suo consigliere governativo in materia di sport, ha presentato una mozione per la decadenza del primo cittadino che, approvata, avrà però valore solo dal mese di aprile, cioè in piena campagna elettorale e con l'ente vincolato all'ordinaria amministrazione. Le dimissioni avrebbero invece avuto effetto immediato, ma allora si sarebbe posto un altro problema e cioè che l'attuale vicesindaco Dario Nardella, candidato strafavorito per il prossimo mandato, è anch'egli titolare di una carica incompatibile, quella di deputato. È proprio vero che la politica è l'arte del compromesso, a partire da quello con i propri valori.

 

Marco Lombardi


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