Prodotti e confezioni [08-20]
Natale in poesia 
A cura di Paola Mara De Maestri
17 Dicembre 2013
 

In occasione di “Christmas Art”, la mostra mercatino di Natale, da quest’anno anche Fiera del Libro, che si è svolta presso il Polo Fieristico di Morbegno domenica 8 dicembre, il Laboratorio Poetico del Circolo Culturale Morbegneseha realizzato un cd con poesie a tema abbinate a cartoline. Alcune delle immagini presenti nel cd sono state fornite dagli autori stessi, altre sono state messe a disposizione per tutti dalle collezioni private di Antonietta Volontè e Luca Villa, le musiche sono state inserite da Gabriele Tonelli. Questo cd è disponibile presso il Circolo CFN. In questo post proponiamo alcuni dei componimenti in questione, con immagine a corredo di Patrizia Garofalo. La Bottega letteraria de ‘l Gazetin/Tellusfolio sarà lieta di ospitare altre proposte e contributi.

 

 

 

È Natale

 

Natale non è

quest’anno

o forse sì

se il Natale è

per chi stringe

lacrime e sale

per chi prega pane

e soffre amore

per chi conta

un’altra stella

nel libro del suo cuore.

 

Natale è

quel Bambino

che sempre ritorna

con il suo fascio di luce

e accende nidi di speranza.

 

E riprendiamo

il nostro sentiero

non importa quanto nero

sia il fondo della nostra notte.

 

Paola Mara De Maestri

 

 

 

Natale di una volta

 

Sono passati i giorni

quando i zampognari

venivano qui in città

con la canzone dorata

scolpita nei cuori.

Ahimè, oggi si corre

dietro a parole vuote

per vivere

il gesto essenziale dell’apparire.

Solo il lago

bruciato dalle stelle e dalle luminarie

con il suo concerto di onde

-acqua nell’acqua-

torna ad essere

l’emblema dell’amore.

 

Giovanni De Simone

 

 

 

Il profumo del Natale

 

Ricordo una sera della Vigilia

guardavo i cartoni al buio

- luci dell'albero intermittenti -

e mia madre in cucina

a preparare il pasto festivo.

 

Ricordo una sera, tenuta per mano

le strade bianche di neve

camminare fin dalla nonna

per vedere il grande presepe

sul tavolo, con le candele

accese tra pastori e greggi

e specchi d'acqua per le oche

e colline di muschi odorosi.

 

Ricordo i miei occhi

luccicanti di meraviglia

e il profumo dell'abete

e quello dei mandarini

la magia dell'attesa

l'illusione di Gesù Bambino.

 

Quando l'incantesimo s'è rotto?

Quand'è che tremolanti fiammelle

non rischiarano più la Notte?

Per quanto mi sforzi non sento

più il profumo del Natale.

 

Mariella Mattei

 

 

 

BUONE FESTE!

 

Tutte queste feste, che noia

per non dire: “Che strazio!”

Finito è il tempo delle gioie “elettriche”

in attesa del Bimbo Gesù.

I regali, gli auguri, le luci

che illuminano vetrine e strade

la gente presa da quella follia

che la porta a girovagare convulsa

di negozio in negozio.

La confusione e gli alberi

addobbati come poveri vestiti a festa

e la tristezza mi attanaglia

vorrei essere in mezzo ai bambini

a quelli ancora innocenti con gli occhi spalancati

dalla gioia e dalla sorpresa.

Vorrei risentire l’odore dei mandarini

aspettare dietro la porta

udire la voce della mamma che chiama

scendere in cucina

trovarci l’albero con le candeline accese

le caramelle attaccate ai rami col filo da cucire

la capanna con la Sacra Famiglia

qualche pecorella, un paio di pastori

il castello di cartone

e tanto muschio spruzzato di farina

come candida neve

poi i pacchetti, non molti ma ben curati

con i regali da portare a letto

per paura che al mattino non ci fossero più.

Poi l’arrivo della Befana

che non solo chiude il magico periodo di feste

ma fa’ sparire i giocattoli che avevi ricevuto

perché altrimenti si sciupano, infatti,

se andiamo a vedere in soffitta

è facile trovarli ben incartati dal cellofan protetti

ora che non servono più

se non a ricordare il tempo fanciullo

con l’odore dei mandarini preludio alla festa

perché solamente a Natale si potevano gustare

e si faceva piano piano

per mantenere a lungo il piacere del sapore.

Ecco perché anche oggi con l’età matura

quando sento il loro profumo

ritorno a quel tempo passato felice e sicuro

con la nonna seduta accanto al camino

raccontare storie di tempi lontani.

 

Ora tutto è cambiato e lontano

non più cibi di sapor casereccio

tra parenti intorno alla tavola riuniti

è altrove la festa

e Natale è svuotato dal suo alto valore

la famiglia riunita nel nome del Signore.

 

Antonietta Volontè


TELLUSfolio - Supplemento telematico quotidiano di Tellus
Dir. responsabile Enea Sansi - Reg. Trib. Sondrio n. 208 del 21/12/1989 - R.O.C. N. 7205 I. 5510 - ISSN 1124-1276