Lisistrata
Lidia Menapace. Berlusconi (e Formigoni)
28 Novembre 2013
 

Sono stata un po’ impicciata col computer, anche le macchine hanno i loro capricci, e tuttora non posso stampare, sicché avviso chi aspetta da me lettere o documenti cartacei, di avere pazienza ancora un paio di giorni, fino a che anche la stampante recupera funzionalità.

Ma certo non voglio né posso stare zitta sulla decadenza di Berlusconi dal seggio senatoriale ecc.

Prima di tutto dico che mi è sembrata brutta e meschina la posizione vendicativa di 5 stelle, e in genere gli atteggiamenti trionfalisti. Ha detto bene e sobriamente Epifani: “non abbiamo sconfitto un avversario, abbiamo applicato una legge”. Il che significa -tra l’altro- che in quanto avversario è ancora da sconfiggere superare ecc.

Sarà anche stata effetto di una ipocrisia sopraffina o di una sottigliezza etica quasi pari all’assenza di morale, ma il politico –tra quelli che ho sentito- che mi è parso più da approvare è Formigoni: ha votato contro Berlusconi e lo ha abbracciato umanamente. Credo sia giusto e -se non si è convinti- bisogna almeno cercar di far credere che si è consapevoli del peso che nella storia personale dell’ex-senatore questa vicenda ha.

Forse anche per farlo desistere da scriteriate pericolose invettive e appelli eversivi alla piazza, è giusto mostrare comprensione, addirittura compassione, pietà: insomma fargli capire che proprio chi non lo odia gli suggerisce di trovare una decorosa via d’uscita e pensionamento d’oro. Paesi belli ricchi con bel clima e senza estradizione ce ne sono e se alla conclusione di tutta la sua vicenda giudiziaria dovesse farvi ricorso, si ricordi che a pochi incorsi nelle maglie della giustizia è dato di poter fare tali scelte: si contenti dei privilegi che ha e non rompa più.

 

Lidia Menapace


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