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In libreria/ Cardiopoetica: “Resushitati” di Marco De Cave, Fabio Appetito e Mariano Macale
28 Novembre 2013
 

Resushitati: già dal titolo il libro presenta una dualità, quella del “o risorgi o muori” e si nota da come si voglia leggere il titolo. “Resuscitàti”, come il titolo di un film, un atto terzo a quello della vita. Mentre cambiando l’accento, in modo da dire “resùscitati”, un imperativo destinato a ciascun lettore, che riporta alle origini.

Tema centrale del libro è il concetto di resurrezione, soprattutto dei vivi, delle persone dalle vite apparenti, dai corpi comandati dalle celebrazioni delle personalità singole. La richiesta di una scelta, limpida e netta, è tema esistenziale del libro.

Ma perché inserire la parola “sushi” nel mezzo? Il sushi è nell’immaginario parte del mondo take-away, del portar via, ovvero di quel mondo in cui gli oggetti sono impacchettati e portati via. Mentre il libro si riferisce al soggetto che viene portato via, reinterpretando la categoria principale del consumismo, quella dell’estrema personalizzazione, però degli oggetti e non dei soggetti.

Con quest’ultimo libro, il gruppo Cardiopoetica si ripresenta attivo sul piano sociale, preparandosi così ad avviare una stagione di nuovi tour legati al reading nonché nuovi progetti legati al mondo della scrittura. (Nota editoriale)

Mariano Macale, Fabio Appetito e Marco De Cave, i tre autori altrimenti noti sotto il nome del collettivo poetico dal nome “Cardiopoetica”, sono alla seconda opera poetica, dopo State scherzando, vero? uscita lo scorso anno per Edizioni Ensemble. Questo nuovo lavoro collettivo è 'curato' da Paolo Rigo, che ne scrive anche la prefazione, per le Edizioni Il Foglio letterario.

«Di questa condizione torbida (il “lungo sonno” in cui la poesia “è caduta negli anni Novanta”, ndr) sembrano essersi accorti gli autori, che hanno composto a sei mani questo volumetto di poesia», scrive Rigo. «Certo. Per carità. La loro iniziativa non basterà a risvegliare la Poesia ‒ quella con la P maiuscola ‒ forse i più pessimisti non faranno altro che ricordare come i tentavi organizzati (mi viene in mente il Futurismo, richiamato per altro nella nota introduttiva, o in alcuni Atti poetici pubblicati di recente dal terzetto) finiscano per realizzare nulla più che la frustrazione delle buone intenzioni alla base delle operazioni, e che la Poesia (sempre quella con la P maiuscola) sarà tanto più contenuta in un testo programmato quanto questo sarà più piano e più rilassato possibile rispetto alla base ideologica o di quella avanguardia o di quel movimento». «Eppure», prosegue ancora il curatore prima di analizzare qualche testo per ognuno dei tre poeti. «Eppure senza iniziative così, senza l’impegno profuso con un’intensiva continuità la poesia rimenerebbe “fatto” di pochi (e fatta da pochi), davvero di troppo pochi».

«Noi siamo “resushitati”», affermerà il collettivo a chiusura dell'introduzione, «ora tocca a voi./ Scegliere».

Noi qui scegliamo di proporvi un testo per ogni poeta:

 

 

Non sia mai che scenda la sera sui tuoi occhi

 

Non sia mai che scenda la sera sui tuoi occhi,

non si cela alle pupille arcane la realtà

rotta, minuta di questo coccio perduto,

ma non è vano il voto dell’assemblea,

se il mondo intero ti ostracizza

troverai come perla rara rifugio in me,

per quanto siano senza regola le mie parole,

fallimentari i miei progetti,

dipartite da tempo le chimere, le utopie

verso mondi immaginari.

È rimasto nel porto l’unico sogno

Di tutta una vita: noi.

 

Mariano Macale (p. 37)

 

 

I migliori funerali

 

Seduto troppo tempo alla finestra

ora che è notte

ti vedo cadere con la neve

arancione

vicino ai fari

e agli hotel che mi indicavi

tenendomi la mano.

Lì ci sono le cose appena finite,

quelle migliori di tutte,

mi dicevi.

Era il vento a giudicare

i rimorsi

dei personaggi dei film

pi vicini

ad Amore

che noi due.

La distanza si sa

si rincorre nei treni

di pomeriggio, non di sera.

c’era sempre chi riusciva a fare

i migliori affari

ai funerali.

 

Marco De Cave (p. 45)

 

 

19.

 

Di me

oltre al civico

e ai primi tre numeri di telefono

a qualche cartolina spedita a mano

ai postite scarabocchiati

e ad un residuo di Dna sul labbro inferiore

potrai avere un eco fioco

da tenere

un conteggio sommario degli atomi

e qualche sacca di sudore

che spiravo nelle bottiglie

vuote di vino rosso

quando ti mancherò.

La mia voce è già altrove

che neanche io l’odo più.

 

Fabio Appetito (p. 91)

 

 

 

Cardiopoetica è un collettivo letterario, composto da tre persone (Marco De Cave, Fabio Appetito e Mariano Macale), nasce nel 2010 a Cori (LT) e si prefigge l’ambizioso obiettivo di riportare la poesia nella quotidianità e nel contesto quotidiano urbano. Terreno naturale di promozione sono le province di Roma e Latina. Struttura immediatamente una propria concezione poetica, fatta di rilettura in chiave contemporanea dei testi della tradizione montaliana, nerudiana e della Beat Generation americana, ma questi sono solo alcuni tratti salienti, per il resto è via via più chiara e netta la definizione di uno stile unico. Tra l’altro il collettivo è presente anche online, sia sulla fan page di Cardiopoetica, sia sul blog Vongole & Merluzzi, mediante il quale svolge un lavoro prosaico di critica satirica e spassionata su vari temi civili.

All’inizio del 2012 pubblica il primo libro, espressione della propria poesia, con Edizioni Ensemble dal titolo State scherzando, vero? Il gruppo costituisce varie collaborazioni a livello locale, da Cori a Roma. A metà del 2012, pubblica con il movimento romano Revolutionary Poets Brigade un libro, in cui alcune poesie degli autori sono inserite. Nome del libro Revolutionary Poets Brigade. Vol. 1. Nel 2012 vince il primo premio per poesia dialettale e il secondo nella categoria over 25 in “Latina in Versi” e nel mese di novembre è parte attiva nel seminario-studio su Pasolini tenutosi nella sede della Provincia di Roma con l’Associazione Gruppo Laico di Ricerca. I componenti del gruppo sono anche autori di alcuni racconti brevi pubblicati in varie antologie (da Flanerì ad Ensemble).

Riceve nell’anno 2013 il XIII premio “MondoLibro”, riconoscimento internazionale di letteratura per l’impegno civile nella poesia. Attivo su numerosi fronti, instaura collaborazioni artistiche nello stesso anno con Alessio Pistilli, Simone Sabatino e tanti altri gruppi musicali fioriti nella provincia di Latina. Insieme ad artisti locali del mondo della fotografia (come Sofia Bucci) e della pittura (Edoardo Bernardi) cura la parte letteraria delle presentazioni ed è parte attiva nelle installazioni artistiche.

Nell’estate 2013 promuove il progetto “Atti poetici in luogo pubblico”, mediante l’installazione avanguardistica di veri e propri manifesti poetico-artistici in diversi centri della provincia di Latina, riportando la poesia al centro dell’attenzione delle comunità locali. Nell’ottobre 2013 esce il secondo libro Resushitati con casa editrice Il Foglio Letterario, con sede a Piombino.

Da ultimo hanno fatto un’intervista su Radio Rai 3 e su Radio Luiss.

 

 

Mariano Macale, Fabio Appetito, Marco De Cave

Resushitati

A cura di Paolo Rigo

EIF, 2013, pp. 100, € 10


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