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Alberto Figliolia. Che ci faccio qui? 
Ai Filodrammatici di Milano fino a domenica 27
(foto Umberto Terruso)
(foto Umberto Terruso) 
20 Ottobre 2013
 

Cacofonia d'identità. Chiacchiere fra morti, anzi fra vivi che paiono morti. Dialettiche e vaniloqui. Catatonie e distonie, diapason di espiantati esistenziali. Violenta canea a rincorrer-si/ci. Un balbettio senza rimedio. Incertezze e ambiguità. Che ci faccio qui? È una gran domanda. Se l'era posta anche Bruce Chatwin. Traduzione = Chi siamo, in effetti? Sperduti viaggiatori nello spazio, nel tempo? Anime in cerca di un orizzonte? Una domanda... «sulla soglia maledetta della giovinezza, sull'attraversamento da un'età biologica all'altra, sulla scoperta dell'alterità, sulle relazioni affettive».

Quattordici giovani, fra attori e attrici diplomatisi all'Accademia dei Filodrammatici (e tutti bravissimi), sono in scena, fra abulie e convulsioni, fra metastasi di dubbi e rivelazioni, fra finte e farsesche violenze (e non per questo meno dolorose), fra risposte che non giungono e ardue meditazioni, fra cupo e grottesco, fra catabasi e catarsi. Uno spettacolo genuino, corresponsabile, sorprendente e, passatecelo, finanche geniale.

«Corpi pupazzi, corpi manipolati, corpi graffiati, negati, commercializzati, venduti, corpi che attivano parole forti, frammenti di dialogo spietati, monologhi brevi e struggenti». Provocatorie e indifese nudità, scatole di nonsense, conversazioni da e di vertigine, lo scandalo di vite che non si compiono, inciampi e inceppamenti, mistificazioni e cadute, «tra verità virtualità e realtà». Il gioco delle maschere che ogni giorno mandiamo in onda. Senza saperlo? Senza volerlo? Conniventi? Vittime o complici?

Che ci faccio qui?, regia e drammaturgia di Marco Baliani, produzione dei Filodrammatici – allestimento scenico di grand'efficacia – è una rappresentazione spiazzante, spaesante. Intelletto emozionale, lo scomodo e affascinante rischio del pensiero. Uno spettacolo che si è fatto, come un arlecchino, dalla cucitura di innumerevoli racconti, felicemente sconclusionato e, per questo, molto molto lucido. Allucinato e cristallino. Come la domanda: Che ci faccio qui?

 

Alberto Figliolia

 

 

Che ci faccio qui?, Teatro Filodrammatici, via Filodrammatici 1, Milano. Sino al 27 ottobre. Orari spettacoli: martedì, giovedì, sabato ore 21; mercoledì, venerdì ore 19:30; domenica ore 16. Prezzi: intero € 19, ridotto convenzionati € 15, under 25 € 13, over 65 € 10

Biglietteria 02 36727550, biglietteria@teatrofilodrammatici.eu

www.teatrofilodrammatici.eu

Regia e drammaturgia: Marco Baliani. Scene e costumi: Carlo Sala. Disegno luci: Andrea Diana. Assistenti scene e costumi: Chiara Barlassina e Rosa Mariotti. Trucco: Donatella Mondani. Tecnico: Andrea Rimoldi. Con: Filippo Bedeschi, Federico Carra, Emanuela Caruso, Fonte Maria Fantasia, Matteo Ippolito, Sara Marconi, Paolo Mazzanti, Alberto Patriarca, Desirée Proietti Lupi, Marco Rizzo, Vincenzo Romano, Chiara Serangeli, Carla Valente, Simon Waldvogel.


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