Diario di bordo
Maria Lanciotti. Una notte in camera a gas... 
Villaggio Ardeatino e Cecchina ammorbati dalla puzza della discarica di Roncigliano
25 Settembre 2013
 

Alle ore 23 di martedì 24 ci giunge notizia che gli abitanti di Villaggio Ardeatino e di Cecchina sono stati stanati dalle loro abitazioni da una puzza tremenda che da una decina di giorni ha invaso la zona ammorbando l’aria fino a renderla irrespirabile. Tutti i giorni la gente del posto ha chiamato la polizia e la ASL senza ottenere risposta alcuna. Si è rivolta anche al N.O.E. (Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri, ndr) il quale così si è espresso, senza peraltro procedere ad alcun tipo di rilievo: “Di giorno la puzza si potrebbe giustificare con la lavorazione in corso, di notte non deve succedere”. Però succede. Come mai? E comunque la gente radunata di fronte alla discarica di Roncigliano stava provando a ricontattare il N.O.E.

La gente non ne può più, ci è stato detto dalla persona che ci ha chiamati al telefono, la gente si sente male, è un susseguirsi di attacchi d’asma. Si presume – ci ha detto la persona che ci ha fornito i suoi dati – che non si faccia il TMB (Trattamento Meccanico Biologico, ndr), i rifiuti non vengono separati e restano tutti in discarica compreso l’umido. Altra cosa che è stata notata dagli abitanti del posto è che finché per un anno c’è stato il nasometro tutto sembrava andare perfettamente bene, e appena tolto lo strumento di monitoraggio si è scatenato questo orribile puzzo. Le persone radunate nei pressi della discarica ieri sera alle 23 erano una cinquantina, tutti abitanti della zona allargata Villaggio Ardeatino, Cecchina, Poggio Ameno nella parte alta di Cecchina. Tutta gente che da giorni chiama inutilmente polizia e ASL.

Intorno alle 21, 21:30 era arrivata una volante della polizia, e subito se ne stavano andando dicendo che loro non potevano far nulla, ma sono rimasti per l’insistenza della gente. Anche i Vigili del fuoco sono stati chiamati ma hanno detto che loro non c’entrano, non c’era un incendio. Mentre eravamo al telefono ci sono giunte voci concitate che dicevano “C’è puzza di gas!” e si sa che i gas da rifiuti sono venefici. Alle 22:45 era arrivata anche una volante dei carabinieri e la persona al telefono ci ha detto che la gente stava cercando di contattare qualche funzionario della ASL alla sede centrale di Albano o in qualche ufficio preposto alla dislocazione di Pomezia.

Passate le 23 stavano ancora tutti aspettando che arrivasse qualcuno. Si sentivano per telefono grida e invettive contro il Sindaco di Albano Laziale Nicola Marini, responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Sindaco Marini, dove sei? Qualcuno proponeva di andare sotto la casa del sindaco. Chiedevano aiuto alle forze dell’ordine per ottenere la presenza del sindaco. “Siamo in attesa di notizie” l’ultima comunicazione della persona al telefono prima di chiudere.

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E riprendiamo il discorso drammatico della gente sbattuta ieri sera e stanotte fuori dalle case dal puzzo della discarica di Roncigliano, frazione di Cecchina nel comune di Albano Laziale. L’aggiornamento avviene sempre per telefono, in maniera concitata ma precisa. Le notizie da aggiungere, riportate fedelmente così come ci sono state comunicate stamattina, sono le seguenti: alle 23:30 di martedì 24 sono arrivati alla discarica tre ispettori tecnici dell’Ambiente della ASL, che avevano la reperibilità. Hanno detto che non potevano accettare richieste d’intervento da singoli cittadini, ma solo da qualcuno preposto o dalle forze dell’ordine. La polizia ha provveduto e gli ispettori si sono molto attivati, in special modo la Dottoressa Moroni si è data molto da fare e ha detto che stamattina avrebbe presentato la Notizia di reato alla Procura della Repubblica. In precedenza qualcuno dei presenti era riuscito a mettersi in contatto telefonico con il sindaco di Albano Laziale Nicola Marini, il quale si era subito “stranito” e quando gli hanno passato Daniele Castri, referente legale del No Inc, si è rifiutato di parlare con lui dicendo: “Mi rifiuto, non sono disponibile”. Luca Andreassi, consigliere con delega ai rifiuti del comune di Albano non era reperibile telefonicamente, e nessuno dell’Amministrazione si è visto. Gli ispettori della ASL hanno chiesto alle guardie giurate all’interno della discarica di chiamare il responsabile reperibile (“dovrebbe essere Montanari”) ma le guardie hanno detto che non era possibile chiamarlo. Gli ispettori hanno insistito e le guardie si sono attivate, ma al telefono risultava la non reperibilità del responsabile. “Provate domani mattina”, la sola via indicata. Anche questo risulterà sulla notizia di reato, ha assicurato la Dottoressa Moroni.

Intanto subito dopo le 23 una persona è stata colta da malore, è svenuta, ed è stata portata dall’ambulanza all’ospedale San Giuseppe di Albano. Altre persone vomitavano e tutti accusavano mal di testa e nausea. Gli abitanti del Villaggio Ardeatino, a 190 metri dalla discarica, non sapevano dove passare la notte, peggio dei terremotati. Sono arrivate sul posto, ai cancelli della discarica, alcune persone del presidio della Falcognana (sito prescelto per Malagrotta bis, ndr) e sono rimaste impressionate da una situazione inimmaginabile. Sembra certo: il puzzo orripilante e tossico si crea per il mancato Trattamento Meccanico Biologico che serve a separare e a stabilizzare la parte umida dei rifiuti, tra cui 150 tonnellate di spazzatura in altissima percentuale indifferenziata, proveniente ogni giorno da Roma.

 

Maria Lanciotti


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